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Kamada si è già 'piolizzato': non si pesterà i piedi con Leao, ma dovrà adattarsi al Milan
CONTRO IL NAPOLI: UN INTERNO? UN ESTERNO? - Per chi avesse visto Kamada soltanto contro il Napoli, ossia nel doppio confronto dei quarti di Champions di quest’anno, la prima cosa da precisare sarà la seguente: no, non arriva al Milan per fare l’interno di centrocampo come ha fatto nella partita di Francoforte.
Oliver Glasner quel giorno non poteva contare su capitan Rode, ancora convalescente. Ma anche al ritorno abbiamo visto qualcosa di tatticamente insolito, forse dovuto all’assenza di Kolo Muani: un 4-2-3-1 nel quale Kamada faceva l’esterno a sinistra. Bellissima eh, questa palla qui sotto per Gotze… tuttavia Daichi non gioca lì la maggior parte delle volte. O meglio, ci gioca ma in un contesto un po’ diverso, nel 3-4-2-1. Può farlo all’occorrenza, per carità, ma al Milan c’è Leao…
LO RICORDAVAMO COSÌ: TREQUARTI NEI SISTEMI A TRE- In realtà prima del doppio confronto col Napoli ci ricordavamo di un altro Kamada, quello che assieme a Kostic (e Lammers!) ha vinto l’Europa League segnando gol come questo qui sotto all’Olympiakos. Ce lo ricordavamo trequarti insomma nei sistemi a tre (3-4-2-1/3-4-1-2) tanto cari alla storia recente del club (c’è stata una certa continuità tra Adi Hutter e Glasner da questo punto di vista).
LA CATENA CON KOSTIC - Anzi, l’intesa con Kostic, dato che Kamada allora giocava tendenzialmente trequarti sul centrosinistra, era particolarmente produttiva, e i due si completavano molto bene. Il che potrebbe subito farci pensare a chissà quale feeling con un treno come Theo Hernandez. Il ‘problema’ è che, qualora il Milan dovesse riproporre il 3-4-2-1 visto nel periodo anticrisi, da quella parte giocherebbe senz’altro Leao… Perciò Pioli non potrà limitarsi al copia-incolla col giapponese.
L’ARRIVO DI GOTZE E KOLO MUANI - Del resto, l’arrivo a Francoforte di Mario Gotze e Kolo Muani ha già contribuito spontaneamente ad avviare questo processo di ‘piolizzazione’, nel senso che Kamada, quest’anno, a differenza della scorsa stagione, ha giocato prevalentemente trequarti sul centrodestra. Chiaro, con tutte le libertà di scambiarsi posizione che si lasciano a questi giocatori di inventiva. In sostanza lo stesso sistema è stato vissuto da un’altra prospettiva, dall’altro spazio di mezzo, quindi sul suo piede forte, che è il destro. Ecco una immagine tratta dalla freschissima semifinale di Pokal vinta dalle aquile contro lo Stoccarda.
E per un Kostic che se ne va portandosi via tutta una serie di automatismi, c’è un Kolo Muani che arriva e trasforma l’Eintracht in una squadra più verticale. Capacità di adattamento del giapponese? Notevole.
Va aggiunto però che al Milan, restasse Giroud il primo centravanti, Kamada troverebbe una punta molto diversa da Kolo Muani e Borré. Ma la funzione svolta dal velocissimo giovane francese sarebbe solo da cercare un po’ più in là, dalle parti di Leao. Concludo mostrandovi una situazione che al di là degli interpreti diversi e del sistema di superficie (sempre il 3-4-2-1), rivela ben più di una assonanza o se volete sovrimpressione col 4-2-3-1 asimmetrico di Pioli.