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    Brahim Diaz manda segnali al Milan: ecco come Real Madrid e Kamada possono cambiare il suo futuro

    Brahim Diaz manda segnali al Milan: ecco come Real Madrid e Kamada possono cambiare il suo futuro

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    Il gol che mancava dallo scorso 2 aprile e dalla notte magica di Napoli, addirittura un doppio assist che non arrivava dalla vittoria casalinga sul Monza del 22 ottobre. In totale fanno 6 e 6 in un campionato che poteva e doveva essere molto diverso per il Milan e per Brahim Diaz, che oltre ai fatti ieri ha voluto porre in evidenza l'importanza dei gesti. Quel bacio allo stemma per celebrare la rete con cui ha archiviato la pratica Samp su imbeccata di Tonali è un chiaro segnale circa la sua volontà per il futuro della propria carriera. E per essere ancora più esplicito, lo ha ribadito davanti ai microfoni delle televisioni nel post-gara: "Io qui sto bene". Frasi e comportamenti non banali, arrivati al termine di una delle settimane più complicate della recente storia rossonera ed in particolare per il folletto spagnolo.

    L'INTRIGO - L'eliminazione dalla Champions League per mano dell'Inter e il grave errore sottoporta nella partita di martedì scorso di Brahim Diaz, che avrebbe forse potuto riaccendere le speranze di un miracoloso ribaltone dopo il ko arrivato anche nella semifinale di andata hanno tenuto compagnia al gruppo di Pioli per tutti i giorni che hanno preceduto il ritorno alla vittoria in Serie A. Fondamentale per continuare ad inseguire un posto nella coppa più importante della prossima stagione ed indirizzare certe scelte di mercato da cui passa il necessario rafforzamento di un gruppo che sembra essere andato ben oltre i propri limiti nell'ultimo triennio. Del Milan di domani vorrebbe far parte anche il classe '99 di Malaga, tuttora calciatore di proprietà del Real Madrid, che si appresta a riabbracciarlo alla conclusione di questa annata e del prestito biennale in Italia. Brahim Diaz è un giocatore molto apprezzato sia da Stefano Pioli che dall'area tecnica del club rossonero, ma ha una valutazione giudicata eccessivamente onerosa da Maldini e Massara.

    LE MOSSE DEL REAL PER BRAHIM DIAZ

    LA VOLONTA' DEL REAL - Per assicurarselo a titolo definitivo il Milan - che rimane aperto ad una trattativa -  dovrebbe sborsare 22 milioni (col Real Madrid che si riserva un controriscatto a 26-27), tanti in un momento di profonda incertezza circa le strategie future e la consistenza del budget a disposizione per rinforzare tutta la rosa. D'altro canto, i blancos - forti di un contratto in scadenza nel 2025 - vorrebbero riportarlo a casa per far fronte ad alcune possibile uscite, da quella certa di Mariano Diaz a quella ancora possibile di Asensio e, secondo quanto raccolto proprio da calciomercato.com, non escludono di utilizzare Brahim come contropartita tecnica per abbassare l'esborso cash da versare al Borussia Dortmund per Jude Bellingham.

    MILAN, TRE BUONI MOTIVI PER STRINGERE PER KAMADA

    IL MILAN SI MUOVE - Incrocio per incrocio, lo stesso Milan è entrato nell'ottica di poter perdere il suo attuale numero 10 e nelle ultime settimane ha intensificato i contatti con l'entourage di Daichi Kamada, centrocampista offensiva classe '96 prossimo allo svincolo dall'Eintracht Francofort. Un'occasione ghiotta a parametro zero per Maldini e Massara, che vogliono bruciare la concorrenza di Atletico Madrid, Borussia Dortmund, Benfica e Napoli per un giocatore apprezzato in particolare per la sua polivalenza (andrebbe a colmare la casella lasciata vuota da Brahim, oltre a poter agire da esterno offensivo a sinistra e da mediano) e col quale esiste già un accordo di massima per un triennale a 3 milioni di euro a stagione.

    Gol, assist, un bacio e quelle parole, che sanno tanto di amore sincero di Brahim Diaz per la maglia rossonera. Ma che rischiano allo stesso tempo di rimanere inascoltati, perché mai come in questo momento la palla passa ai dirigenti del Milan.

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