Germania-Italia, valida per i quarti di finale di Euro 2016, sarà anche la sfida di Carlo Ancelotti. Dal prossimo luglio l'allenatore inizierà la sua nuova avventura al Bayern Monaco e gran parte dei giocatori della nazionale tedesca guidata da Löw militano nel club bavarese: Neuer, Kimmich, Boateng, Hummels, Müller e Götze. Da italiano, però, Ancellotti non ha dubbi: "Sabato tiferò Italia, ovviamente. Sono italiano, ho indossato quella maglia, so cosa vuol dire giocare un Europeo e un Mondiale per l'Italia. E poi mi piace lo spirito degli azzurri, anche se contro la Germania sarà durissima", dichiara Ancelotti in un'intervista esclusiva al Corriere dello Sport. 

 

NON CI SONO FAVORITI - "Alla vigilia dell'Europeo il pronostico sarebbe stato scontato, ora non lo è più. Già prima di battere la Spagna, la Nazionale aveva fatto vedere di cosa era capace. Per me, è cinquanta e cinquanta. La Germania rispetta l'Italia come l'Italia rispetta la Germania. Il passato in certi momenti conta poco. Conta il presente ed è un bel presente, sia per noi che per i tedeschi. Conte? E' un grande, grandissimo allenatore. Il migliore di questo Europeo. Ha saputo dare alla squadra non solo un gioco, ma un'impronta chiara, netta, marcata. Il calcio dell'Italia non è solo difesa, ma quando si difende lo fa meglio di qualunque altra squadra".

 

COME UN CLUB - "La Germania è la nazionale campione del mondo, cercherà come sempre di prendere il comando del gioco. E' una squadra straordinaria, senza punti deboli. Ha una difesa solida e sicura, se è vero che in quattro partite non ha ancora preso gol. Ha un centrocampo con un direttore come Kroos, che conosco bene; ha un attacco dove si mischiano forza fisica, atletica e tecnica. E' un piacere guardarla in campo, sembra di vedere una squadra di club, non una nazionale".

 

FENOMENO SANCHES - "Buffon o Neuer? Il massimo in Europa, fra campioni non c'è mai differenza. In questo Europeo mi piacciono Italia e Germania, ma anche la Polonia è tosta e poi c'è il Portogallo di Cristiano (Ronaldo, ndr). Il migliore dell'Europeo? Renato Sanches, un fenomeno. E poi c'è la Islanda, che ha una difesa ben organizzata, da non confondere con il catenaccio. E quando riparte non lo fa solo con uno o due giocatori, ma con tre o quattro. Contro l'Inghilterra, la sua vittoria è entrata nella storia, ma non è arrivata per caso. Ha vinto con merito".