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    Ancelotti: 'Milan da Champions, giusto il casting allenatori dell'Inter. Su Zidane, la Juve e Seedorf...'

    Ancelotti: 'Milan da Champions, giusto il casting allenatori dell'Inter. Su Zidane, la Juve e Seedorf...'

    All’interno del programma “Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco”, il talk show sportivo condotto da Pierluigi Pardo in onda alle ore 23.05 su Italia 1, è intervenuto l’allenatore del Bayern Monaco Carlo Ancelotti: “L’inizio di stagione al Bayern? Tutto sommato sta andando bene, siamo in testa alla Bundesliga e abbiamo passato il turno di coppa. L’obiettivo è arrivare alla pausa invernale in testa alla classifica e qualificati agli ottavi di Champions.Cosa mi resta in mente quando ripenso alla mia carriera? Rimane il piacere quello che tutti chiamano lavoro ma che è una passione, al di là delle vittorie e delle sconfitte. E’ complicato ma va abbastanza bene. La grammatica è totalmente diversa da quella latina ma piano piano ci si abitua. Se dovessi darmi i voti sulle lingue che ho parlato dico inglese e francese sette, spagnolo nove e tedesco mi do un cinque". 

    MILAN - "Ho sensazioni positive, ha intrapreso una politica sui giovani, sugli investimenti moderati e fino adesso sta andando bene. Stanno saltando fuori giocatori interessanti e la classifica sta sorridendo. Lo conosco, era venuto a vedere gli allenamenti al Chelsea, ha delle idee interessanti, è molto innovativo e competente. Gli allenatori italiani stanno facendo molto bene come lui, Simone Inzaghi e Di Francesco. Dove può arrivare il Milan? Spero che possa tornare ad annusare l’aria della Champions. I rischi di una proprietà straniera? Un conto è avere un presidente appassionato e tifoso, un conto è avere una proprietà più legata la business. Ma credo che i risultati possano arrivare in tutti e due i casi. L’importante è che ci sia competenza. Io mi sono trovato bene con tutti anche se c’è differenza tra un presidente che compra una società perché ne è tifoso da uno come Abramovich o allo sceicco del PSG. Ma il Chelsea e il PSG stanno comunque facendo grandissimi risultati". 

    CONTE - "Devo dire che lo vedo molto bene. Da quando ha cambiato e sta usando il suo sistema preferito sta facendo grandi cose. Credo che in questo momento in Europa stanno facendo bene le squadre che non hanno le coppe. In questo periodo è così, le grandi squadre non hanno espresso il 100% delle loro potenzialità perché ci sono tantissimi impegni in questi mesi". 

    JUVENTUS -"Troppe critiche per la Juventus? Sì c’è un eccesso di critica in generale. Si critica Higuain se non fa gol tutte le partite e poi tocca all’allenatore gestire queste cose che sono normali. Succede spesso che degli attaccanti passino un periodo senza segnare. Anche qui al Bayern è lo stesso, pareggi una gara e parlano di mini-crisi. Tutto il mondo è paese. A che livello è la Juve in Europa? La Juve è nelle 7 squadre che possono ambire a vincere la Champions anche se sarà molto complicato per tutti. In questo momento non vedo una squadra strafavorita per vincere in Europa. Un giudizio su Coman? Ha iniziato la stagione un po’ così, ma nelle ultime due partite è entrato a partita in corso e ha fatto molto bene". 

    CALCIO ITALIANO - "A livello tecnico non è mai stato male. C’è il periodo che sforna più talenti e il periodo che ne sforna meno. Sposterei l’attenzione sul  resto, gli stadi sono vecchi e semi vuoti, mentre in Bundesliga la media degli spettatori è 42 mila a partita. Bayern e Borussia Dortmund fanno 70 mila spettatori in media. Non è colpa delle televisioni che ci sono ovunque il problema è che la gente vuole andare in uno stadio confortevole, senza violenza e dove ci possa divertire. In Italia questo non succede.

    I SUOI EX GIOCATORI - "Era un grande attaccante, il migliore che ho incontrato dentro l’area di rigore. Fuori area forse il peggiore ma nei 16 metri era il migliore. Zidane? Era uno spettacolo in allenamento, forse il giocatore che più mi ha emozionato in allenamento. Poi in partita secondo me avrebbe potuto fare qualcosa in più, soprattutto in termini di gol. Maldini sarebbe utile al Milan? Paolo ha le capacità, le conoscenze e le esperienze. Sarebbe utile al Milan ma da quello che ho capito voleva responsabilità, come è normale che sia per la carriera che ha avuto e per le conoscenze che ha. Lo avrei voluto al Chelsea? La proposta era come assistente tecnico, non direttore sportivo, ma lui decise di prendersi un periodo di pausa. Il più simpatico del Milan quando giocavo? Gullit era molto simpatico, anche perché quando è arrivato viveva in un altro pianeta. Non era abituato ai ritiri e ci prendeva per matti. Anche nelle vigilie delle gare importanti era molto consapevole delle sue capacità. Il giocatore più difficile da sostituire? Non ci sono, quando uno prende una decisione lo sostituisci. Poi c’è la gestione dei giocatori cambiati che poi il giorno dopo chiedevano spiegazioni. Quello più difficile da gestire e che chiedeva più spiegazioni era Seedorf". 

    INTER - "I casting dell’Inter per scegliere l’allenatore? Anche io l’ho fatto con Abramovich per il Chelsea. Incontrai anche Spalletti in albergo. In realtà io la considero una cosa molto seria, perché quando scegli un mister devi conoscerlo, devi sapere come gestisce la squadra e gli allenamenti. E’ una cosa fondamentale e l’unica società che me l’ha fatto è stato il Chelsea". 

     

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