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Ancelotti: 'Buffon merita il triplete, VAR per evitare ingiustizie come in Real-Bayern. Quanto costa Belotti?'
CHAMPIONS - "La Bundesliga era l’obiettivo minimo, ma la soddisfazione c’è. Domani mi fanno il bagno con la birra e forse canterò pure. Certo c’è il rammarico per come sono andate le due coppe, in particolare la Champions. L’eliminazione col Real ai quarti è stata un’ingiustizia. Nella storia rimarrà che il Real ha battuto il Bayern. E basta. Ma quello che è successo a Madrid al ritorno lo hanno visto tutti. E non è stato qualcosa di normale. Mettiamo la Var, perché è necessaria. Guarderò la finale Juve-Real con grande interesse, simpatizzando per chi giocherà meglio. La Juve per me è soprattutto Buffon, che è stato un mio giocatore: la vittoria sarebbe il coronamento di una carriera stratosferica. E Andrea Agnelli era un ragazzo quando c’ero io: la Juve con lui è tornata ad essere un modello, grazie anche allo stadio. Non c'è solo Cristiano Ronaldo: Ramos, Modric, Marcelo, Benzema e altri. Mi sono trovato molto bene con i giocatori e forse ho pagato proprio questo. Zidane non mi ha sorpreso per niente: è intelligente e conosce benissimo il calcio. Io, lui e Allegri siamo soprattutto dei 'gestori'? Tutti gestiscono una squadra, poi ci sono quelli che danno un’identità tattica molto ben definita e creano una tendenza, come Guardiola. La chiave è creare un’idea di gioco in base alle caratteristiche dei giocatori e convincerli a seguirla. È un problema di coinvolgimento, non di imposizione. Io sono sempre stato accusato di buonismo, ma non è quello il punto: la questione è di aver a che fare con delle persone, non con dei bambini".
CALCIOMERCATO - "Nessuna rivoluzione, il gruppo è molto solido. Smettono Lahm e Alonso, ma i giovani crescono. Certo che guardiamo il mercato italiano: quanto è la clausola di Belotti? Ecco, il mercato è caro dappertutto. E in Italia stanno uscendo giocatori di qualità, anche per il prossimo Mondiale: Verratti è maturato, come Insigne. È uscito Gagliardini e la difesa è sempre granitica. La difesa della Juve è un sistema di gioco che si può sviluppare solo per il sacrificio dei giocatori e questo spinge tutti a dare di più, un po’ come il mio Milan dei trequartisti. Devo dire che Mandzukic per me è qualcosa di sorprendente: tenace lo è sempre stato, però è diventato tatticamente perfetto. È impossibile sottovalutare il Real. Non so chi la spunterà, ma sarà molto equilibrata. Le due squadre si assomigliano come idea di gioco: forse gli spagnoli hanno più qualità e la Juve più solidità. L'allenatore migliore è quello che fa meno danni? Sì, i danni li puoi fare se porti un’idea di gioco".