GIUSEPPE CACACE
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L'amuleto Antonelli vuole il Milan a vita
PERFETTA ALCHIMIA - Antonelli sualla sinistra, Abate sulla destra. Una perfetta alchimia: i due terzini, complici a distanza, garantiscono profondità e copertura; alternandosi, all'occorrenza, nella fasi di spinta. Il numero 31, da vero milanista, è indiavolato: Luca sembra possedere il telepass per superare la dogana delle difese avversarie. Dal suo sinistro arrivano palloni importanti per la testa e il piede di Bacca, il terminale perfetto per concretizzare in gol le sue sgroppate. Non solo improntato all'attacco, il difensore rossonero, infatti, è preciso anche in fase difensiva: munito di squadra e righello, traccia delle diagonali euclidee che lasciano senza via di scampo le incursioni avversarie. Insomma, Antonelli è diventata una pedina intoccabile. La sua duttilità lo sta rendendo perfetto, insostituibile.
I SUOI GOL VALGONO ORO - Togliete 6 punti al Milan, e riflettete: il terzo posto sarebbe pura utopia. Infatti, almeno sei punti, sono arrivati grazie alle reti di Antonelli. Non solo ieri contro il Torino, anche nel girone d'andata, contro il Chievo, fu dai piedi del numero 31 che arrivò la vittoria rossonera. Esatto, quando il Milan vince 1-0 l'autore del gol è sempre Antonelli.
DNA ROSSONERO - Nelle vene del terzino del Milan scorre il sangue del Diavolo: suo padre, Roberto Dustin Antonelli, fu uno degli artefici dello scudetto che portò la prima stella sulla maglia rossonera. Luca, quest'anno, non vincerà lo scudetto, ma in futuro, magari dalla prossima stagione, ci proverà. Il suo contratto, infatti, scadrà nel 2018, e arrivato a 29 anni Luca sogna di chiudere la carriera a Milanello.
CONTE PENSACI - Se Antonelli guarda all'orizzonte, oltre il rossonero, vede una sfumatura di azzurro. Chissà, magari Conte potrebbe farci un pensierino. In fondo nel Genoa giocò nel 4-3-3, per questo potrebbe sposarsi bene nel 3-5-2 del CT della nazionale. Certo, non per forza da titolare, piuttosto come una valida alernativa per il centrocampo dell'Italia, pronto a subentrare a partita in corsa. Luca, però, ha una certezza: il popolo rossenero è fiero di lui, e quella corsia di sinistra ormai è di sua proprietà.