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    Ambrosino, da Napoli al sogno Europeo

    Ambrosino, da Napoli al sogno Europeo

    • Ivan Alaia
    L’Italia lo ha scoperto con il gol che ha consentito all’Under 19 di approdare alle semifinali dell’Europeo di categoria e di accedere al Mondiale Under 20, ma Giuseppe Ambrosino a Napoli rappresenta da tempo la speranza alla quale aggrapparsi per avere nuovamente un calciatore partenopeo rappresentativo in maglia azzurra dopo l’addio di Lorenzo Insigne.

    DA PROCIDA A MIGLIOR MARCATORE PRIMAVERA - Giuseppe arriva dall’isola di Procida, che per un ragazzo di 13 anni che arriva a giocare nel Napoli vuol dire sacrifici doppi, traghetti su traghetti per disputare ogni volta gli allenamenti, tutto per cercare di realizzare il suo sogno. Il ragazzo ha qualità ma è molto esile, e comincia ad allenarsi anche nella sua Procida quando il campionato è fermo. I frutti si vedono nel 2020 quando Giuseppe si stabilisce finalmente a Castel Volturno e il suo rendimento cambia, con tanti gol che consentono al Napoli Primavera di riconquistare il campionato di Primavera 1. Il salto di qualità arriva però proprio quest’anno in Primavera 1, con Ambrosino che si laurea capocannoniere del campionato con 19 reti, contribuendo alla salvezza degli azzurri.

    NAZIONALE U19 E SOGNO PRIMA SQUADRA - Le prestazione e il titolo di capocannoniere non sono passate inosservate, infatti i riflettori si sono subito accesi sul talentino partenopeo, e non si è fatta attendere la chiamata in Nazionale u19 per l’Europeo di categoria. Nella seconda gara contro la Slovacchia u19 Ambrosino ha messo a segno la rete che è valsa passaggio alle semifinali dell’Europeo e qualificazioni ai prossimi mondiali U20, con un bolide di sinistro all’incrocio dei pali. Il sogno di Ambrosino però è convincere Spalletti nel ritiro di Dimaro a concedergli una maglia in prima squadra per la prossima stagione e giocare finalmente con regolarità allo stadio Maradona, idolo d’infanzia di tutti i bambini napoletani come lui. In Primavera indossa proprio il numero di Diego, quel 10 ritirato ormai da anni in prima squadra, e chissà che proprio un napoletano possa tornare a far sognare una piazza calda come quella partenopea.

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