Amato e odiato, il rapporto di Mihajlovic con... Vieira. 'Perché nero sì e zingaro no?': dalle accuse all'amicizia
VOLARONO INSULTI - Lo ha raccontato lo stesso Mihajlovic: "Ottobre 2000, Lazio-Arsenal di Champions League. Da quando gioco a calcio ho dato e preso sputi e gomitate e insulti. Succede anche con Vieira. Gli dico nero di m... Sbagliai, e tanto. Lui però mi aveva chiamato zingaro di m... per tutta la partita. Per lui l’insulto era zingaro, per me era m... Nei confronti di noi serbi, il razzismo non esiste...". Mihajlovic si prese tre giornate di squalifica, ammise il suo errore ma non lo rinnegò mai. Non ha mai rinnegato nulla. E questo, a Vieira, deve essere piaciuto, dato che, nonostante fosse infortunato, ha deciso di presentarsi comunque alla partita d'addio del mancino serbo a Novi Sad, il 28 maggio 2006, nello stadio del Vojvodina. "Dopo quella storia io e Vieira siamo diventati amici". Amato e odiato, ma sempre rispettato.