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  • MATTEO CASILLI
    AmaSanremo, Avincola a CM: 'Mi sento Mazzone, Ibra come Vasco'

    AmaSanremo, Avincola a CM: 'Mi sento Mazzone, Ibra come Vasco'

    • Vanni Paleari
    Un Goal! per andare tra i grandi. Simone Avincola, Avincola sopra il numero dietro la maglia, è un  giovane cantautore indie già dotato di esperienza e con i numeri giusti. Di quelli che, se giocasse in una squadra di serie B, le farebbe fare il salto di qualità. Un ragazzo che ha già conquistato esperti come Riccardo Sinigallia, Fiorello e Freak Antoni degli Skiantos e vanta un video (Miami a Fregene) diretto da un regista premiato con il David di Donatello (Phaim Bhuiyan). Stasera i suoi playoff per la promozione in A partono da AmaSanremo, programma in onda per i prossimi cinque giovedì in seconda serata su Rai Uno, condotto da Amadeus con Morgan, Piero Pelù e Luca Barbarossa nella giuria. In palio c'è la partecipazione al prossimo Festival di Sanremo tra le nuove proposte e Avincola ci arriva da gregario che si prende il ruolo di favorito, con un progetto rinnovato e una voglia di sorprendere tutti, come una corsa sotto la curva di Carlo Mazzone o un cucchiaio di Totti contro l'Olanda a Euro 2000, con il suo brano dal titolo calcistico (Goal!) e un primo disco già pronto che uscirà nel 2021. Lo abbiamo incontrato, a distanza nel rispetto delle norme anti Covid, alla vigilia di questo appuntamento importante, per un'intervista a suon di Goal.

    Intanto perché questo titolo a sfondo calcistico? Cosa ti aspetti da questo Sanremo Giovani?
    "Goal! è la visione di un panchinaro. Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo ritrovati a essere dei panchinari e a guardare gli altri giocare. La metafora della mia canzone è l'idea che prima o poi ci si possa ritrovare inaspettatamente a entrare in campo al novantesimo minuto per giocare la propria partita e, magari, capovolgere il risultato. Per me Sanremo Giovani è l'opportunità di poter condividere con tantissime persone questo sentimento. Il Festival è un po' come i Mondiali: ci si ritrova tutti davanti alla tv a fare il tifo e scambiarsi emozioni. Arrivare su quel palco sarebbe un gran finale, ma per ora pensiamo al primo tempo".

    Goal come obiettivo: ci sono gol che cambiano la vita di un calciatore. In quale partita vorresti arrivasse il tuo goal più significativo?
    "Sicuramente, in questo momento, il mio pensiero va al Festival di Sanremo: sarebbe come giocare una partita di serie A. Esistono però tanti modi di fare gol e tanti stadi in cui giocare. L'importante è che le mie canzoni riescano a far emozionare i 'tifosi' di tutte le squadre. Riuscire ad arrivare a un pubblico di qualunque età e gusti musicali. La musica, oggi più che mai, deve avvicinare le persone".

    Goal per la rimonta: parli spesso di desiderio di rivincita, qual è la più grande rimonta calcistica a cui hai assistito? A chi vorresti segnare quel goal?
    "Mi pare fosse Brescia-Atalanta, con Mazzone che corre incazzato ma allo stesso tempo felice per il pareggio. Un momento storico pazzesco e, ammettiamolo, piuttosto divertente. Ecco, ogni volta che un mio pezzo tocca i cuori della gente, mi sento come un piccolo Mazzone che (con più capelli e un paio di baffi) corre davanti a chi non ha mai creduto in lui".

    So che sei romanista e che impazzisci per Francesco Totti. Qual è il suo gol al quale sei più legato?
    "Essendo nato e cresciuto alla Garbatella, ho sempre avuto una simpatia per la Roma. Totti è un personaggio e una personalità che, al di là del tifo personale, riesce a dimostrare come dietro l'immagine imponente e fiera di un bomber possa continuare a vivere lo stesso spirito di bambino che si è appena innamorato del pallone. Direi che proprio per questo, ci si lega a tutti i suoi goal. Certo è che il cucchiaio nella semifinale degli Europei del 2000, beh, ne vogliamo parlare?".

    AmaSanremo, Avincola a CM: 'Mi sento Mazzone, Ibra come Vasco'

    Approfitto per chiederti un tuo parere su questa Roma 2020-2021.
    "Guarda, io sono un nostalgico cronico. Sono rimasto impigliato alle reti della Roma dell'ultimo scudetto. Oggi seguo meno il calcio, ma ricordo con il sorriso quella super Roma che faceva esplodere la città di colori e abbracci. Sembrava che ci conoscessimo tutti. Non so dirti se oggi è ancora così, anche perché a un certo punto della mia vita ho lasciato che le canzoni prendessero il posto di molte cose".

    Se dovessi scrivere una canzone dedicata a un bomber sarebbe per il Pupone o la scriveresti per qualche altro goleador?
    "Preferirei dedicare una canzone a un calciatore di serie B, mi ispira di più l'idea di mettermi nei panni di chi rincorre un sogno e si ritrova a un passo dal raggiungerlo. Altrimenti, sempre per rimanere in tema calcistico, mi piacerebbe scrivere di chi traccia le righe sul campo da calcio: metafora profonda di chi in solitaria prepara il terreno per un gioco che farà divertire migliaia di persone".

    Autogol: Ligabue, interista doc, citava Ferri che ne batteva il record. C’è un autogol che ha segnato la tua vita e/o carriera?
    "Ma ti pare che te lo dico? (Ride, ndr). Non te lo dirò mai! E' una di quelle cose che resta negli spogliatoi".

    Giochi al Fantacalcio? Qual è il tuo 11 titolare? E se dovessi creare una rosa per la tua Fantasquadra nella musica italiana chi acquisteresti? Chi sarebbe il tuo bomber da 30 gol a stagione?
    "Da qualche anno purtroppo non ho più il tempo per giocarci ma, se l'avessi fatto quest’anno, sicuramente avrei puntato sui due giganti Dzeko e Ibrahimovic. In difesa mi piace molto Spinazzola e avrei preso Koulibaly a comandare il reparto. Poi avrei speso qualche credito per il Papu Gomez e la sua Atalanta corsara. Direi che anche Zaniolo è una bella scommessa: grande perdita per la Roma e per la Nazionale, speriamo di rivederlo all'Europeo. Nella musica italiana i primi 2 che mi vengono in mente sono Luca Carboni e Riccardo Sinigallia. Il mio bomber da 30 goal a stagione? Beh, sicuramente Vasco".

    Quali sono i goal musicali del passato che più ispirano il tuo modo di fare musica oggi?
    "Luca Carboni ha segnato e continua a segnare dei goal clamorosi! E riesce a farlo sempre senza mai andare in fuorigioco. Lui è 'sempre lo stesso e sempre diverso', come direbbe Francesco Guccini. L'ispirazione, però, preferisco prenderla guardando quello che succede tra la gente sugli spalti".

    Un goal finale al Covid-19 e alle conseguenze del virus sull'ambiente musicale. Che scenario si presenta di fronte ad artisti che cercano di emergere in questa fase? Quanto sei preoccupato dalla situazione e quanto ti manca la dimensione live?
    "Il live è sempre stato tutto per me. Guardare negli occhi le persone, trovare un contatto reale con la gente. Purtroppo la situazione attuale la conosciamo bene. Spero solo che l'arbitro fischi presto la fine di questa brutta partita. Abbiamo tutti bisogno di partecipare a un nuovo campionato in cui tutti possano vincere senza far perdere nessuno". 

    (Foto: Matteo Casilli)

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