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    Allegri, sbagliato rischiare Mandzukic

    Allegri, sbagliato rischiare Mandzukic

    • Andrea Sereni
    Ci ha provato, come sempre. Ma stavolta si è dovuto arrendere: Mario Mandzukic non è stato convocato per la partita di stasera tra Tottenham e Juventus per un risentimento ai flessori della coscia sinistra. Sempre sul dolore, in campo contro tutto e tutti. Sabato sera, nonostante i problemi fisici, non si è tirato indietro: Allegri ha chiamato, e lui come sempre ha risposto presente. 

    PERCHE’ RISCHIARLO? - E’ stato un errore? Il tecnico toscano avrebbe potuto risparmiarlo, considerando che da tempo si trascina noie fisiche? Perché non dargli un turno di riposo, in campionato, alla vigilia di una partita che può cambiare le prospettive della stagione dei bianconeri? Le alternative, seppur dimezzate, c’erano: sabato pomeriggio sedevano in panchina sia Douglas Costa che Alex Sandro. E se schierare l’ex Porto in attacco rimane una soluzione di emergenza, lo stesso non si può dire dell’ala ex Bayern Monaco. Considerando la posta in palio nella notte di Wembley, lasciare almeno inizialmente in panchina il guerriero di mille battaglie non sarebbe stato sacrilego.

    ASSENZA PESANTE - Senza il croato la Juventus perde tanto: il suo carisma, la sua personalità sarebbero state a dir poco preziose. La sua fisicità utile a dare un’alternativa tattica sia sulla fascia sinistra che come centravanti, considerando poi le precarie condizioni fisiche di Higuain (comunque convocato). Inoltre anche in fase difensiva Mandzukic è una pedina fondamentale sia tatticamente che nel gioco aereo. Ma, più di tutto, la sua capacità di essere sempre decisivo in partite del genere: chi non ricorda il gol in rovesciata nella pur dolorosa finale di Cardiff? La leadership non è una qualità comune, non è da tutti guidare, anche solo con l’esempio, il resto del gruppo. Stasera a Wembley ci dovrà pensare qualcun altro.

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