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Allegri-Pioli, l'ultimo scontro in Juventus-Milan: colori opposti, destini simili
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IN CADUTA - E' un finale di stagione in caduta libera quello di Allegri e Pioli. Per il tecnico bianconero, dopo un inizio di stagione che faceva sperare che la Juventus avrebbe potuto lottare fino all'ultimo con l'Inter, il cammino nell'ultima fase di campionato ha incontrato numerose battute d'arresto, tanto che nelle ultime 12 partite di campionato sono arrivati soltanto 12 punti e un misero bottino di 2 vittorie contro Frosinone e Fiorentina. Per Pioli, invece, non è tanto il cammino a livello di punti a pesare nell'ultimo mese, quanto l'arrendevolezza della squadra nelle sfide più importanti. Emblematiche la doppia sconfitta con la Roma in Europa League - con conseguente eliminazione ai quarti - e l'insuccesso nel derby, che ha consegnato all'Inter lo scudetto della seconda stella. Insomma, tre appuntamenti mancati nel giro di 11 giorni.

LA DISTANZA CON L'INTER - Non sono tanto i traguardi non raggiunti in termini di risultati ad indirizzare il giudizio sui due allenatori, quanto la distanza da chi quest'anno ha mostrato di averne di più. Entrambi gli allenatori potranno certamente consegnare la panchina all'eventuale successore accompagnata dal pass per la prossima rinnovata Champions League, con il tecnico livornese ancora in corsa per la vittoria Coppa Italia, ma è chiaro che per due piazze ambiziose non possa bastare. Guardando al passato, entrambi possono fregiarsi di conquiste di assoluto livello, anzi, le più importanti degli ultimi anni delle rispettive squadre. E questo perché Allegri, al netto delle difficoltà nell'ultimo triennio, rimane comunque l'allenatore più vincente negli ultimi 15 anni di Serie A (6 successi, secondo nella classifica all-time solo a Trapattoni), mentre Pioli ha riportato lo scudetto a Milanello dopo oltre 10 anni nel 2021/22, superando un'Inter sulla carta favorita. Ma il passato è passato e - come per i grandi chef stellati - il piatto che conta è l'ultimo appoggiato sul pass. E così, non può che saltare all'occhio il divario incolmabile con l'Inter di Inzaghi: 17 punti ad oggi il Milan, 22 la Juve.
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MERCATO - E così, salvo stravolgimenti, entrambi si preparano a salutare le tifoserie che li hanno più celebrati in carriera, con un congedo che ha molti punti in comune e che si riassume in un unico concetto: solitudine. Perché se da un lato Allegri sembra non avere più con sé l'approvazione dell'ambiente e la fiducia dello spogliatoio, dall'altra la situazione è speculare, con la dirigenza già proiettata al nome del successore. Per la Juventus il nome in pole position per il dopo-Allegri rimane quello di Thiago Motta, mentre per il Milan sono molti i profili al vaglio e emersi negli ultimi giorni. Nelle ultime ore, in particolare, l'accelerata è arrivata sul fronte Julen Lopetegui, tecnico spagnolo ex Real Madrid, già alla guida della nazionale spagnola. Valutazioni in corso, il mercato darà il suo responso, ma per oggi il focus rimane sul match: per Pioli vincere vorrebbe dire relegare la Juve a -8 e assicurarsi quasi sicuramente il secondo posto, mentre in caso di vittoria di Allegri il divario scenderebbe a sole 2 lunghezze, riaprendo la lotta per una piazza alle spalle dell'Inter.