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    Allegri: 'Non ho mai telefonato a Pjanic. Ma è uno dei migliori in Europa...'

    Allegri: 'Non ho mai telefonato a Pjanic. Ma è uno dei migliori in Europa...'

    Allenatore della Juventus Campione d'Italia, Massimiliano Allegri è stato ospite negli studi di Sky Sport. Il tecnico bianconero parte dalla partita in trasferta contro il Carpi e dalla scena del cappotto: "Hanno rischiato di farmi passare un brutto Natale, faccio ancora vedere quell'immagine di Lollo che sbaglia il gol ai giocatori prima delle sedute. Abbiamo perso la lucidità in un momento importante e decisivo del campionato, rischiavamo di cambiare tutta la stagione. Io dicevo di aspettare Natale per parlare perché tutte le mie squadre iniziano a girare da ottobre-novembre in poi, sia sul piano fisico che tattico".

    INIZIO STAGIONE - "A inizio anno avevamo atteggiamento sbagliato, basta vedere le facce che avevamo dopo il gol di Dzeko a Roma".

    MERCATO - "Quando si prendono delle decisioni non si torna indietro: Tevez voleva tornare in Argentina, Pirlo voleva un'esperienza in America, era tutto programmato; la sorpresa è stata Vidal".

    SCELTE DI FORMAZIONE - "Inizialmente mi son ritrovato a mettere Padoin davanti alla difesa perché mi dava equilibrio, ma non era colpa sua se i risultati non arrivavano. Eravamo senza Marchisio e Khedira, che è uno dei centrocampisti più forti in circolazione. Pogba è un giocatore maturo, ha ancora momenti in cui qualche errore lo fa ma ci può stare".

    DYBALA - "Dybala non ci voleva Allegri per capire che è forte, però veniva dal Palermo dove giocava una volta a settimana e con altre condizioni, doveva trovare equilibrio mentale e i giusti spazi. Paulo ha ancora grandi margini di miglioramento: il piede destro, dribblare a sinistra, fare assist. La Juventus ha preso tanti giovani di grandissima qualità, ci vuole tempo. Rugani l'anno scorso ha ricevuto tanti complimenti per aver fatto tutto un campionato senza ammonizioni".

    DIFESA BLINDATA - "La base erano Chiellini, Bonucci e Barzagli, che hanno giocato poco insieme. Quando abbiamo riguardato la partita col Sassuolo abbiamo visto che abbiamo subito un tiro in porta e perso. Dopo le parole di Buffon abbiamo deciso di ripartire dalle basi un passo alla volta, noi diventiamo una squadra che deve lottare per salvarsi: a Empoli giochiamo male ma capisco che stiamo crescendo. Poi vinciamo dopo il Torino, ma dico ai ragazzi di non guardare la classifica: arriviamo a Natale a sei punti dalla vetta, poi vedremo. Loro rimarranno nella storia per la rimonta".

    HERNANES - "I giocatori che ho a disposizione sono scelti con la società e sono tutti da Juve. Hernanes è un giocatore intelligente con due piedi, va di testa, deve migliorare nella mobilità, normale che non abbia le caratteristiche di Pirlo: di Pirlo ce n'è stato uno. Out Marchisio abbiamo Hernanes e Lemina davanti alla difesa, che può sembrare più bravo in difesa ma invece sbaglia spesso i movimenti in fase di copertura e non recupera palla".

    DIFESA -  "La Juventus ha i difensori più forti del mondo e non dimentichiamoci Caceres, che è un che ha piede ed è insuperabile nell'uno contro uno".

    MANDZUKIC - "Mario è pericoloso (ride, ndr), ha una forza e un motore diversi. Mandzukic conosce il calcio, non fa un bel calcio ma fa bene molte cose: triangoli, passaggi lunghi... Mandzukic lo vedono come un motore perché corre e fa un grande pressing. Lui non sbaglia mai la partita, è molto responsabile e si è sentito molto responsabile dell'uscita dalla Champions League: è stato 20 giorni in spogliatoio come se fosse in castigo".

    CRISI AL MILAN - "Le abbiamo risolte insieme. Il terzo anno al Milan, quello della rincorsa, io, Galliani e il presidente eravamo insieme. L'anno dopo ci sono state delle difficoltà ma abbiamo passato il turno in Champions ed eravamo in zona Europa League, poi il Milan l'ha buttata via alla fine. L'importante è che ci sia la società forte dietro, i giocatori sentono queste cose e ci si infilano dentro".

    MORATA - "Torna al Real? Speriamo di no. E' uno dei pochi giocatori al mondo che può giocare con tutti i giocatori del reparto. L'anno scorso è arrivato e tirava sempre in porta, a un certo punto Tevez comincia a guardarlo male : a quel punto non Morata non tirava più (ride, ndr)".

    STAGIONE - "Se fossimo partiti in modo diverso non ci sarebbe stata questa reazione, la nostra forza è stato rimanere concentrati: il quinto scudetto era l'obiettivo, ma dovevamo ragionare partita per partita".

    COME MIGLIORARE LA JUVE - "Per migliorare la Juve devono arrivare non tanti giocatori, ma di qualità. Abbiamo tanti giovani che possono migliorare, poi il sistema di gioco si vede in base ai giocatori che hai: se il trequartista o il regista non riesci a prenderlo cambi".

    PJANIC - "E' uno dei giocatori più bravi in Europa, ma ci tengo a dire che mai mi sarei permesso di telefonare a un giocatore che non è della Juventus: non l'ho mai fatto e mi dispiace sia stata scritta una cosa del genere. E' un grande giocatore".

    PROSSIMA STAGIONE - "Bisognerà avere una gestione diversa soprattutto dei giocatori che vengono dall'Europeo. Vogliamo provare a vincere il sesto scudetto i fila che sarebbe clamoroso, ma non è facile perchè alle spalle abbiamo un Napoli che ha fatto tantissimi punti, una Roma che può migliorare e tante altre avversarie".

    PROSSIMO MERCATO - "Marotta dall'alto della sua esperienza dà equilibrio, ma Paratici è bravissimo: a me basta che arrivino giocatori bravi. Avremo Marchisio fuori a lungo, Caceres mi è dispiaciuto molto che si sia infortunato. Rugani però è cresciuto molto, cerca il contatto ed è migliorato nella velocità di passaggio. Bonucci è un centrocampista praticamente, ogni tanto tende a cercare troppo l'imbucata".

    POGBA - "Calcia più degli altri perché è più portato: Khedira è bravo a inserirsi, Marchisio bravo davanti alla difesa. Paul è molto migliorato quest'anno, di gran lunga il centrocampista più forte che abbiamo. Ogni tanto cerca dribbling di troppo, gli dico di risparmiar fatica e fare cose semplici. Nei momenti di difficoltà però vuole la palla, non si nasconde. I giocatori che ha la Juventus è difficile trovarli in Europa, se li dai via è difficile trovarne altri".

    CHAMPIONS - "Lo scorso anno abbiamo fatto una finale, quest'anno abbiamo peccato a Siviglia dove serviva un'altra cattiveria. Il Bayern è una squadra che gioca, dovevamo accettare l'uno contro uno ed essere aggressivi, cosa che non è accaduta all'andata".

    ALEX SANDRO - "Diventerà uno dei più forti, ha un piede fantastico. Arrivando dal Portogallo era abituato a meno partite e all'inizio ha fatto fatica. Evra dà più equilibrio dietro, Alex Sandro più spinta: è una bestia, ma deve trovare ancora equilibrio. Può giocare anche a destra, è uno che può mettere il pallone dove vuole con entrambi i piedi. I miei giocatori mi entusiasmano tutti, per me sono i migliori".

    RAPPORTO CON I GIOCATORI - "E' importante, bisogna conoscerli anche a livello caratteriale altrimenti saremmo computer e sarebbe facile. Io son rimasto molto legato anche ai giocatori delle mie esperienze passate. Mi tengo dentro il Milan della rincorsa al terzo posto".

    RISOLVERE PROBLEMI - "Quando ne ho parlo col mio staff, che sono anche più bravi di me e mi preparano. Per ricaricare le batterie vado a Livorno, li è tutto un cazzeggio (ride, ndr). Quando voglio rilassarmi accendo il televisore e guardo qualche cazzata (ride, ndr)".

    NAPOLI - "Non ha fatto le cose più nuove, ma Sarri è stato bravo a fare il triangolo a centrocampo con Hamsik mezzala. Benitez è un grande allenatore che ha vinto tanto, ma nel campionato italiano conta prendere meno gol: se prendi 20-25 gol vinci il campionato, 30 sei secondo, di più arrivi terzo. Sarri è stato bravo a capirlo e a far crescere anche alcuni singoli in difesa, Jorginho e Hamsik. Contro il Napoli abbiamo avuto due partite equilibrate, al ritorno avevamo più da perdere noi: temevo di non poterla più vincere e mi sono messo dietro aspettando una ripartenza per fare gol, e così è stato".

    ZAZA - "E' utile, può fare il titolare anche in Nazionale. Alla Juventus è cresciuto molto".

    NAZIONALE - "Non è semplice perché qualcuno è fuori, ma anche noi avremo problemi simili l'anno prossimo con i limiti alle rose: bisognerà essere duttili".

    MONTOLIVO - "Riccardo l'anno che siamo arrivati terzi lo alternavo davanti alla difesa con Ambrosini o lo mettevo mezzala, nel 4-3-3 può fare la mezzala destra che ha meno spazio da coprire, in altri moduli diventava difficile, anche nel 4-3-1-2 farebbe fatica".

    FINALE COPPA ITALIA - "Il Milan nella storia delle coppe è vincente, poi è l'ultima partita che hanno per dimostrare di meritare l'Europa. Noi dobbiamo essere bravi, siamo in una buona condizione fisica".

    BERLUSCONI - "Non so come faceva con Mihajlovic, io lo sentivo una volta a settimana. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, l'ho sentito a Natale per gli auguri, non posso che parlar bene del presidente. Agnelli parla poco di calcio anche se ne capisce, Berlusconi mi telefonava una volta a settimana per le raccoandazioni, l'unica volta in cui mi ha chiamato di più quando abbiamo giocato con il Barcellona".

    BALOTELLI - "Mi dispiace, con me ha fatto bene. Ha 26 anni, ha ancora tempo, ma gli manca qualcosa".

    FUTURO - "Mi piacerebbe allenare all'estero. Nessun contatto con il Chelsea, a febbraio sapevamo già che sarei rimasto alla Juve".

    TOTTI - "Il più grande di tutti, è stato molto importante per la  Roma in quel momento. Spalletti si è trovato in grande difficoltà ma è stato bravo".

    INTERVISTE - "Sono cose che bisogna fare e si fanno. Ci penso a quello che devo dire, ma non sono cose che concordo con la società a meno che non siano qualcosa di particolare".

    LA PARODIA DELLA FIGLIA - "Ho la fortuna di avere una figlia intelligente, si è fatta trascinare dall'evento ma poi ha capito".

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