Allegri:| 'No problem con Galliani e Berlusconi'
Nel post partita di Bologna-Milan l’allenatore del Milan Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky Sport HD.
Si aspettava un Pazzini subito così?
"Sicuramente non è ancora in ottime condizioni perché ha giocato oggi per la prima volta dall’inizio dopo tanto tempo passato ai box. Ha avuto anche una buona tenuta e sono contento, come sono contento di quello che ha fatto la squadra, anche se c’è da migliorare".
Galliani.
"Non ci sono problemi tra me e Galliani, e neanche con il presidente, anche perché ci sentiamo una decina di volte al giorno. Credo che l’italiano sia stato ben chiaro: lui ha detto che la squadra deve lottare per vincere il titolo, ma questo non cambia quello che ho detto io e quelli che sono gli obiettivi del Milan, cioè arrivare ai primi tre posti. Quindi, se si lotta per arrivare ai primi tre posti, di logica conseguenza si dovrebbe lottare per il campionato. È una squadra nuova, che oggi ha giocato con due ’92 dal primo minuto e che nonostante le prestazioni altalenanti che possono aver avuto questi due ragazzi, ha mostrato la crescita, il vantaggio. C’è una difesa tutta da ristrutturare, visto che mancherebbe il terzino titolare, che è Abate; manca Mexes, che l’anno scorso è diventato titolare dopo l’infortunio; c’è Acerbi, che è nuovo. C’è bisogno di tempo, ma è normale che queste vittorie facciano bene. Domenica scorsa abbiamo perso la partita immeritatamente, però il calcio è questo, stasera siamo andati in vantaggio su un errore del portiere loro. La squadra, come predisposizione, ha giocato bene fino al gol del vantaggio, abbiamo pressato davanti, corso e attaccato la profondità. Nel momento in cui siamo andati in vantaggio c’è stata la reazione del Bologna e lì, secondo me, avremmo dovuto essere più attenti, invece abbiamo perso troppi gol, ci siamo allungati, abbiamo concesso loro un po’ di spazio. Poi c’è stato questo rigore, loro hanno avuto una buona occasione. Poi però la squadra è finita in crescendo e credo che alla fine abbiamo meritato la vittoria. Di questo sono contento, ma non ci sono assolutamente discussioni e litigi tra me e la società perché fino a questo momento siamo andati d’accordo su tutto. Ringrazio il presidente e Galliani che sono stati molto bravi a fare questi acquisti, come il ragazzo di 17 anni che ha debuttato questa sera".
Non a caso li ha mandati in campo tutti e tre, era un segnale?
"No, non era un segnale. De Jong è un giocatore importante, di livello internazionale. Bojan, con tante partite nel Barcellona, ha 22 anni e tante qualità, ma va fatto crescere come tutti i giovani. Credo che mettere tante pressioni addosso non serva a niente. È vero che siamo il Milan, ma non ci tireremo indietro nel lottare per i primi tre posti, come ho sempre detto, perché innanzi tutto non mi piace pormi degli obiettivi minimi e poi questa squadra ha delle qualità per migliorare e fare bene. Se saremo capaci e saremo bravi, arriveremo ai primi tre posti e, magari, vinceremo lo scudetto. Se le altre arrivano prima di noi vuol dire che sono più forti e che hanno meritato di più di noi".Pazzini.
"È arrivato a Milanello con voglia e grande entusiasmo e l’ha già dimostrato perché domenica, con la Sampdoria, quando è entrato la squadra, grazie alle caratteristiche di Pazzini, ha iniziato a trovare profondità e ad allungare. Oggi non credevo che tenesse per 90’, visto che fino a questo momento aveva giocato poco e niente, invece è stato molto bravo. I gol li ha sempre fatti, anche all’Inter e spero che continui a farli anche al Milan".