Allegri né 'cagon' né impavido, ma soltanto 'mister buon senso'
Marco Bernardini
Se a Carlitos Tevez, ormai in Cina e impegnato a tentare di far grande il calcio nascente, avessero letto la formazione con la quale la sua ex Juventus sarebbe scesa in campo per affrontare la Lazio sicuramente il bomber si sarebbe chiesto se, per caso, la società bianconera avesse cambiato allenatore anzitempo. Era stato proprio lui, infatti, a lasciarsi sfuggire dalla bocca quel “cagon” che traducendo il labiale le telecamere avevano inviato in tutto il mondo. Allegri lo aveva “prudentemente” sostituito e lui aveva interpretato quella scelta tattica come un segno di debolezza palese del tecnico. Per la verità il giudizio sicuramente troppo pesante era stato condiviso da gran parte del popolo bianconero il quale ha sempre digerito con grande fatica ogni tipo di atteggiamento rinunciatario. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU ILBIANCONERO.COM