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Allegri-Juve, la Coppa Italia non è decisiva: per ora è intoccabile
TRANSIZIONE - Basta per salvare la stagione? Non per i tifosi, che stanno già storcendo il naso per un'annata da non protagonisti e che dopo 10 anni di trofei consecutivi rischia di chiudersi senza neanche una coppa in bacheca. In una Juve di transizione serviva un allenatore capace di soffrire e trasmettere personalità. Ci è riuscito a metà Max, che pronti via ha perso Ronaldo - mica uno da poco - a gennaio ha avuto Vlahovic ma nel frattempo si era fermato Chiesa. Sono mancate cattiveria e sicurezza, lì davanti non si segnava più. Nel bilancio generale hanno pesato anche l'eliminazione in Champions e le zero vittorie contro le prime tre.
RITORNO AL PASSATO - Tra i tifosi c'è già chi vorrebbe vedere Allegri via dalla Juventus, ma la società ha le idee chiare: si va avanti con lui. Sempre e comunque, al di là di come finirà la finale di Coppa Italia. Dopo aver provato a cambiare pagina con le gestioni di Sarri e Pirlo, la Juve è tornata al passato rimettendo la squadra in mano ad Allegri. Come se fosse un porto sicuro, da tenersi stretto con un contratto fino al 2025. Anche per questo il suo posto non è in discussione. Il nuovo progetto della Juve sarà targato, di nuovo, Massimiliano Allegri.