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Morata alla prova del 9 in Coppa Italia. Per la Juve il riscatto resta in bilico
FORZE FRESCHE - Venerdì sera, contro il Genoa, Morata ha riposato a lungo, entrando soltanto al minuto 74 al posto di Dusan Vlahovic (poi rientrato in panchina con sguardo teso e grande delusione LEGGI QUI) proprio per conservare energie e forze in vista della finalissima di Coppa Italia. Sono stati i 14 minuti peggiori della Juventus in stagione, con tantissimi errori di squadra ed individuali, eppure nel vuoto penumatico bianconero, l'azione più importante è stata proprio portata a termine dall'ex Atletico Madrid che scappato in solitaria in contropiede ha servito a Moise Kean la palla per chiudere la partita a porta vuota, ma che l'italiano ha spedito a lato. Non sarà sicuramente così mercoledì quando cercherà di far dimenticare ai tifosi bianconeri il fallo imprudente che è costato il rigore nel derby d'Italia vinto 1-0 dall'Inter in campionato.
IL RISCATTO - La Coppa Italia per la Juventus è rimasto l'unico grande obiettivo stagionale e, di conseguenza, per Morata questa sarà la partita più importante per provare a mettere un punto definitivo sul suo riscatto. I patti stabiliti con l'Atletico Madrid vedono un diritto di riscatto fissato a 35 milioni di euro che oggi i bianconeri non vogliono pagare. Sul tavolo dei Colchoneros sono già arrivate due offerte più alte rispetto allo sconto che Cherubini ha provato a chiedere al club spagnolo e allora toccherà proprio a Morata la decisione finale. Se si opporrà a queste proposte, la Juventus potrebbe tornare in corsa, altrimenti l'addio sarà inevitabile. Prima però c'è il campo e una finale da vincere possibilmente da protagonista. Del resto quando Morata segna, la Juve batte l'Inter!