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Allegri che futuro? Dire addio a questa Juve non è facile come lasciare il Milan
IL PASSATO AL MILAN - Il 13 gennaio del 2012 Allegri rinnovò per altre due stagioni il suo contratto con i rossoneri. Un rapporto che sembrava idilliaco ma che si rovinò in breve tempo. Prima nell'estate del 2013 (era corteggiatissimo dalla Roma) provò a lasciare il Milan, ma venne bloccato da Berlusconi che lo confermò in panchina. Poi decise di non rinnovare il suo contratto in scadenza arrivando, senza alcuna angoscia, all'esonero giunto il 25 gennaio dopo un inizio di stagione non all'altezza.
QUESTA JUVE NON SI PUO' LASCIARE - Quel Milan era però un gigante in decadenza. Il ciclo d'oro dell'era Berlusconi stava avviandosi sulla via del tramonto e lo scudetto vinto proprio da Allegri aveva rappresentato forse il canto del cigno di quella società. Lasciare quel Milan era una scelta "facile", e l'esonero ha solo accelerato il processo. Lasciare questa Juventus, invece, non può essere vista come una scelta altrettanto semplice da compiere.
NUOVE OPPORTUNITA' - Allegri ha sempre ribadito che gli stimoli e le opportunità sono alla base del proprio essere allenatore. Per la prima volta da quando è arrivato in bianconero il tecnico toscano potrebbe trovarsi fra le mani un diamante puro da sgrezzare. L'addio praticamente annunciato da Buffon, gli arrivi già certi di Spinazzola e Caldara, la rivoluzione sulle fasce e la possibile partenza di uno dei big in attacco. Di fatto Allegri potrebbe avere carta bianca per poter costruire una nuova Juventus, al 100% sua. Un taglio col passato, l'opportunità di avviare un nuovo ciclo. Alla Juventus o in una big estera? Il dubbio c'è, scegliere non sarà facile.