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    Juve, Allegri: 'Futuro? Devo parlare con Agnelli. Buffon un esempio, Oliver...'

    Juve, Allegri: 'Futuro? Devo parlare con Agnelli. Buffon un esempio, Oliver...'

    Massimiliano Allegri torna in conferenza stampa, per la prima volta dopo l'eliminazione dalla Champions League, avvenuta all'ultimo minuto contro il Real Madrid. Il tecnico bianconero, alle 12 da Vinovo, presenta la gara contro la Sampdoria, la penultima pria dello scontro diretto con il Napoli. Molti i temi da toccare in questa conferenza, che potrete seguire qui, LIVE su Calciomercato.com.

    IL RIGORE - "Peggio il rigore o Alex Sandro che non fa fuorigioco? Era il 93', in quei momenti è difficile mantener la lucidità dopo una gara a grandi ritmi. Non mi ha turbato nè un, nè l'altro. Posso fare solo i complimenti, è stata una bella serata di calcio e per gli appassionati avrebbe meritato altri 30'. Ne abbiamo parlato per giorni, ora ci dobbiamo concentrare su Sampdoria, campionato e Coppa Italia. Madrid va messa da parte, non si può cambiare il risultato".


    UMORE - "Come sta la squadra? Giovedì è normale che si parlasse ancora di Madrid, ieri abbiamo fatto un buon allenamento e oggi vediamo. Dobbiamo tirar fuori energie mentali nuove, per raggiungere il settimo scudetto, che non dobbiamo farci sfuggire assolutamente, sarebbe irripetibile. Il Napoli ci incalza, va portata a casa domani. E servono tutti".

    BUFFON - "Le reazioni di Buffon? Giudicare dall'esterno è facile, bisogna trovarsi lì. Gigi è stato un esempio per 20 anni, dentro e fuori. Se per una volta, in una situazione, difficile e complicata, a 30 secondi dalla fine, l'arbitro ha preso questa decisione e in più gli è stata tolta la possibilità di parare il rigore a Ronaldo, io non lo condanno. Lo capisco. Sfido qualunque persona al mondo poi io non valuto l'arbitro. Anzi, nei 90' è stato molto bravo. Purtroppo ha beccato gli imprevisti, come a Monopoli, e lì è andata così. L'unica cosa che nessuno ha detto è che ha sbagliato il tempo di recupero: una sostituzione, nessun intervento, quindi 3' sono tanti".

    SAMP - "Domani è come il Benevento al contrario: arriviamo dalla vittoria e non dalla sconfitta, ma comunque il morale non può essere alto. C'è bisogno di tutti".

    CAMBIAMENTO - "Durante la stagione ci sono partite che ti fanno riflettere e capire di dover cambiare qualcosa per dare stabilità alla squadra. Noi ad inizio campionato abbiamo vinto le prime 6, poi abbiamo sbagliato 2 rigori e perso e pareggiato. Ma le partite finivano tutte con alti punteggi. La partita di Genova mi ha fatto cambiare idea e abbiamo ritrovato stabilità".

    CHI GIOCA - "In porta domani gioca Buffon, davanti torna titolare Cuadrado. Davanti, devo avere in panchina cambi importanti".

    HIGUAIN - "Higuain ha fatto molto bene in un periodo segnando tanto. Lui poi soffre un po' il fatto di andare in Nazionale, quei 10 giorni che gli tolgono energie. Deve essere l'uomo decisivo per lo scudetto".

    BALLOTTAGGIO - "Il dubbio è: giocare con Mandzukic e Higuain insieme o uno portarlo in panchina".

    FORMAZIONE - "Chiellini gioca, ballottaggio Benatia-Rugani. Se Lichsteiner è un po' scarico di energie, giocherà Howedes. Barzagli è convocabile, Bernardeschi ha ancora fastidio".

    FUTURO  - "Il mio futuro? Non è che la Champions condiziona. Non ho ancora incontrato il presidente, alla Juventus ho un contratto fino al 2020 e sto bene. Di solito a marzo ci vediamo sempre, per parlare del prossimo anno, ma ancora non ci siamo visti".

    DELUSIONE E FAME - "Queste partite non tolgono la voglia, la fanno venire. La Juve questa caratteristica la ha nel dna. Noi abbiamo questa possibilità di rimanere nella storia della Juve, vincendo scudetto e Coppa Italia, per essere ricordati. Non dobbiamo farcela sfuggire".

    RIPOSO - "Anno sabbatico? Il riposo lo prendo dal 20 maggio, fino ai primi di luglio. Sono giovane e voglio ancora allenare, poi le vicessitudini della vita possono cambiare. Comunque ora non abbiamo ancora fatto niente, al di là della bellezza della partita. Ora bisogna portare a casa tutto, partita dopo partita".

    QUALITA' - "Madrid? Una partita fantastica contro una squadra galattica, con sforzi incredibili. La Juve vuole sempre crescere per qualità, ma le partite in Italia sono diverse, molto più tattiche, con gli avversari che ti costruiscono addosso. La partita di Madrid rimane, perchè giocata molto bene, come il primo tempo della finale di Cardiff, ma va messa da parte. Ora bisogna rituffarsi e riadattarsi al campionato".


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