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    Milan: è Alex la spalla di Romagnoli

    Milan: è Alex la spalla di Romagnoli

    Il Milan ha due missioni questa sera contro il Chievo: non solo trovare il secondo successo consecutivo dopo quello ottenuto domenica contro il Sassuolo, ma anche provare a blindare la porta che sarà difesa ancora una volta da Donnarumma.

    STRISCIA NEGATIVA - Lo score difensivo dei rossoneri in questo campionato è impietoso: 15 gol subiti in 9 giornate, ma soprattutto porta mai mantenuta inviolata se non nel preliminare di Coppa Italia contro il Perugia, terminato con il risultato di 2-0 in favore del Milan; per ritrovare una partita di campionato con il portiere imbattuto bisogna tornare alla penultima giornata della scorsa stagione, 3-0 al Torino a San Siro. Un altro dato però fa riflettere: il Diavolo ha sì la seconda peggior difesa della Serie A (pari con Bologna e Hellas Verona, Carpi peggiore con 21 reti incassate), ma è anche la terza squadra in Italia per numero di occasioni concesse agli avversari. Tra sfortuna ed errori individuali tuttavia, il Milan paga sempre dazio e Mihajlovic prova a risolvere il problema dando continuità alla coppia centrale.

    MASTRO E APPRENDISTA - Il Milan infatti questa sera scenderà in campo ancora una volta con Alex e Alessio Romagnoli al centro della difesa, dopo le buone prove offerte contro Torino e Sassuolo: il brasiliano sta mostrando una condizione fisica mai avuta finora nella sua avventura in rossonero e grazie alla sua esperienza (con i suoi 33 anni è il secondo centrale più anziano in rosa, più giovane di Mexes di soli due mesi e mezzo) riesce a leggere tatticamente al meglio le situazioni per guidare il giovane compagno; ottima risposta quella di Alex alle tante voci di mercato che hanno accompagnato la sua estate e che a causa del suo pesante ingaggio (2,5 milioni netti fino al 30 giugno 2016) sono sempre pronte a ritornare di moda a gennaio. Romagnoli dal canto suo sembra più concentrato e più libero da compiti di comando della linea arretrata con il brasiliano di fianco e il suo rendimento dal rientro in campo dopo la squalifica (espulso a Genova) è notevolmente migliorato, cominciando a spegnere le critiche per l'ingente spesa effettuata dal Milan per strapparlo alla Roma. Nuova panchina dunque per Mexes, che nel Trofeo Berlusconi ha dimostrato di non essere ancora al top della forma, Ely e Zapata, sui quali Mihajlovic nutre qualche dubbio dalla disfatta contro il Napoli.

    L'AVVERSARIO GIUSTO - Missione bunker dunque per il Milan e da un punto di vista statistico non poteva arrivare avversario migliore: contro il Chievo infatti i rossoneri sono riusciti a mantenere inviolata la porta negli ultimi 6 scontri a San Siro e questo fa ben sperare Mihajlovic in vista del match di questa sera. I numeri però non scendono in campo, lo fanno i giocatori ed è proprio da loro che il tecnico serbo e i tifosi si aspettano una reazione, anche per evitare di finire nuovamente al centro della contestazione come accaduto domenica contro il Sassuolo.

    Federico Albrizio
    @Albri_Fede90

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