Alessandro Ruggeri alla Samp: forse vice-presidente
Di padre in figlio. Adesso Alessandro ne ha qualcuno in più, è brillante e volenteroso. Aveva lasciato il calcio nel 2012 perché l’aria si era fatta irrespirabile, disse. Denunciò per più di qualche incomprensione con gli ultrà e vendette a Percassi, che oggi guida il gruppo nerazzurro. Gli chiesero: Ruggeri, perché ha venduto? Alessandro guardò la storia della sua famiglia passargli davanti agli occhi e rispose: «Mio papà Ivan aveva comprato l’Atalanta nel 1994 ed era rimasto presidente fino al 2008, fino al malore. In 14 anni ha subìto pressioni di ogni tipo, nonostante i risultati fossero in linea con quelli di una squadra di provincia». Ivan non scendeva a compromessi, ed è una cosa che ha Alessandro ha imparato piuttosto bene.
E per il dopo Mihajlovic? Ovviamente chi lo ha visto crescere gli vuole bene. E figurati Carlo Osti, che quando faceva il direttore sportivo dell’Atalanta ce l’aveva a un gomito della sua scrivania. Il giorno che Alessandro gli ha espresso il desiderio di entrare nel calcio, Osti non ci ha messo molto: alla Samp c’è posto, perché non provi qui? L’idea è diventata qualcosa di più, e ora manca soltanto la firma. Ruggeri si è già messo in moto, ora bisognerà capire con quali deleghe entrerà nel Cda della Samp. Comunque ha già un’idea per il dopo Mihajlovic. Ruggeri sulla panchina blucerchiata ci vedrebbe bene Paulo Sousa. Il portoghese potrebbe prendere la guida tecnica dalla prossima stagione.
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