Albertini: 'Al Milan serve Ibrahimovic, Marotta valore aggiunto dell'Inter. Su Bonucci...'
NAZIONALE - "Si può ripartire dai giovani. Ho visto la partita (contro il Portogallo, ndr). L'Italia ha giocate con personalità e ha tenuto bene in campo, ma ci sono state poche emozioni. Mi auguro che giochino sempre più italiani in Serie A: ora che le nostre squadre giocano bene anche nelle coppe, i giovani italiani hanno la possibilità di acquisire esperienza internazionale che può essere importante anche per la Nazionale. Cutrone come 'medicina' al 'mal di gol'? Le medicine nella sport sono momentanee (ride, ndr). Lui come altri possono fare gol e la squadra deve essere più incisiva".
MILAN - "Dispiace vedere tutti questi infortuni, anche perché una stagione passa anche dalla gestione di momenti negativi: infortuni come questi, ma in diversi periodi dell'anno, erano più gestibili. La situazione va gestita, ma non può essere un abili. Il Milan avrà una partita molto importante, contro una diretta concorrente per la Champions, e sappiamo che ora il campionato entra nel vivo e ci sarebbe sempre meno tempo per recuperare punti".
INFORTUNI - "Pura casualità o qualcosa legato alla preparazione? Ogni caso è diverso. Alcuni giocatori sono andati oltre e hanno subito ricadute: la prevenzione è molto più importante della preparazione stessa e bisogna fermarsi al momento giusto, anche se c'è la partita importante".
IBRA AL MILAN - "Assolutamente sì, lo vorrei sempre bella mia squadra. A costo di una gestione difficoltà, ma con lui hai diverse soluzioni sia come personalità che come giocatore".
MALDINI - "Mi fa piacere che sia tornato nel mondo del calcio. Era un peccato vederlo fuori. Sono convinto che acquisterà esperienza per dimostrare quello che è sempre stato, un vincente, per cercare di fare qualcosa di buono in questa società anche in una veste diversa".
MAROTTA - "Cosa può portare all'Inter? Tutto! Ha un'esperienza talmente importante sia nazionale che internazionale, oltre alle qualità che ha dimostrato nelle varie vesti. Tutto quello che ha raggiunto con la Juventus è stato frutto di un percorso di crescita nel corso degli anni. Come sempre, bisognerà capire come reagirà l'ambiente. Può essere non solo il valore aggiunto, ma il valore della società".
SUI FISCHI AD ANCELOTTI E BONUCCI - "È una questione di cultura. L'interruzione di una partita avviene attraverso il responsabile della sicurezza e non in ambito sportivo. È un dispiacere, che ognuno debba fare il tifo ma ci sta intimorire l'avversario, sempre con educazione. Dobbiamo lavorare molto di più sulla cultura sportiva, partendo dai giovani".