Nessuno vende bene come la Juventus
La Juventus è un club che vende bene. Anzi, benissimo. La capacità della dirigenza dei campioni d'Italia di valorizzare i calciatori, generando poi ricavi importanti sul mercato, è testimoniata da uno studio del Cies, osservatorio del calcio internazionale che studia i flussi economici.
PRIMA IN ITALIA, SUL PODIO IN EUROPA - Cessioni e capacità d’investimento: in Italia nessuno vende bene come Juventus, che in Europa è terza con 415 milioni di ricavi, alle spalle di Liverpool (442 milioni) e Valencia (432 milioni). Fra gli altri club italiani, nella top ten c'è la Roma, ottava (367 milioni). Seguono Udinese, Inter, Napoli, Genoa, Palermo, Milan, Fiorentina, Torino e Sampdoria.
"La Serie A è un campionato di passaggio". Lo ha ripetuto spesso il presidente della Juventus, Andrea Agnelli: e Marotta e Paratici sono stati bravissimi, dal 2010 a oggi (il periodo ricoperto dallo studio del Cies, foto), a sfruttare al meglio questo momento storico poco favorevole al calcio italiano, dal punto di vista economico.
JUVE, CESSIONI AL TOP - Accanto agli acquisti importanti (e ce ne sono stati), la Juve in questi anni è stata bravissima a vendere: da Pogba (preso a zero e rivenduto a 105, con plusvalenza di 72,6 milioni) a Coman, da Zaza a Morata (il cui percorso Real-Juve-Real ha generato un effetto economico positivo di 16 milioni di euro per le casse bianconere), senza dimenticare Vidal, Pereyra e altri ancora. Tutto questo coniugando risultati sportivi (cinque scudetti di fila, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane), bilancio e fatturato (proprio oggi comunicato il nuovo record del club: 387,9 milioni).