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Agnelli e Marotta hanno ancora fame
AGNELLI - "Siamo qui per colmare il gap tra noi e voi, perché non siamo due entità distinte, la Juventus è di tutti no. Ogni azione che andrà a colmare questo gap troverà in me il primo alleato. La forza della Juventus viene da una tradizione che in pochi possono permettersi in Europa, una tradizione che la pone come i pochi punti di eccellenza del più grande sport al mondo, il calcio. Non possiamo mai eliminare il dogma che vincere è l’unica cosa che conta, ma dobbiamo sempre essere realisti e fare i conti con gli altri. Non ho aggettivi per valutare quanto fatto negli ultimi tre anni: dobbiamo essere tutti grati alla gestione dell’area sportiva, ai giocatori che suonano l’orchestra, al suo direttore, Antonio Conte, e a chi ogni giorno ha lavorato dietro le quinte. E’ qui che emerge il vero valore aggiunto di questa squadra: l’umiltà. La stessa che abbiamo nel valutare serenamente il nostro percorso di crescita. Oggi l’attenzione è già rivolta al domani: ieri non conta, oggi abbiamo già fame del prossimo successo sportivo".
MAROTTA - "Dietro una squadra vincente c’è necessariamente una società vincente. Compito di noi manager è coniugare l’optimum sportivo, allestendo la squadra migliore con lo staff tecnico migliore, e l’optimum aziendale, ovvero l’equilibrio economico, finanziario e patrimoniale. La Juventus è nata per vincere e dobbiamo cercare di ottenere massimo da ogni competizione, e in questi tre anni siamo riusciti a raggiungere un traguardo storico il cui merito va diviso tra tutte le sue componenti".