Agnelli: 'Conte resta alla Juve. No a Ibra'
Andrea Agnelli, presidente della Juventus, parla in esclusiva a Sky Sport 24. Annunciando che c’è stato un incontro con Conte, come riporta il sito del giornalista Gianluca Di Marzio “Con Antonio Conte non è una questione economica. Ci siamo già incontrati a casa mia, come sempre, la scorsa settimana. Vogliamo vincere entrambi, le ambizioni coincidono ed entrambi vogliamo vincere. C'è stato un summit con Paratici, Marotta e Nedved per pianificare il mercato. Antonio ha chiesto presupposti per continuare a vincere e credo che questi ci siano. Sul mercato ci sarà un lavoro congiunto".
Dal punto di vista dei rinforzi, fino a quanto può ambire la Juventus a livello di qualità di giocatori, d’importanza di giocatori, si è parlato spesso di top player; la Juve può ambire a questi giocatori?
Il calcio italiano, in questo momento, è sicuramente un calcio che è in difficoltà. Mi è capitato di recente di definire la Serie A ormai come un campionato di transito, una lega di transito, e non una destinazione finale. Quindi, questa è una riflessione che va fatta su tutto il sistema, perché se noi diventiamo una lega di transito, faremo sempre fatica ad acquistare dei giocatori che costano, diciamo, 30, 40, 50. Ci piace dare questa definizione di top player, cioè i tutto per, ed il top player costa tanto, non se è buono poi in campo. Llorente aveva una clausola rescissoria di 37 milioni, se l’avessimo preso l’anno scorso sarebbe stato un top player, se viene a parametro zero, non so, voglio dire, è solo una questione anche di come si fanno. Se io guardo ai migliori acquisti che abbiamo fatto, Vidal, Pogba, Barzagli e Pirlo, l’investimento complessivo è stato di circa 14 milioni, Vidal era sui 12, avevamo qualche commissione sugli altri. Quindi, vuol dire che il valore medio dei quattro migliori giocatori che scendono in campo è stato di 3 milioni. Se noi diciamo, dobbiamo spendere a tutti i costi, no. Noi dobbiamo anche essere capaci di trovare queste situazioni. Poi, è chiaro che nel rifondare una squadra, come dicevo prima, abbiamo 21, 22 giocatori su 25 diversi rispetto al 2010, qualcosa di sbagliato si fa per forza, questo è un dato di fatto oggettivo. Ma credo che tutto sommato, io non posso far altro che elogiare il lavoro di Marotta, il lavoro di Paratici, il lavoro di Nedved e spero di poter a breve elogiare il lavoro di Gianni Rossi e Pessotto sul settore giovanile, perché lì stiamo investendo molto, lo si passa sempre in secondo piano, ma voglio dire, a Vinovo oggi abbiamo il J College, quindi, abbiamo la scuola per i ragazzi. Quando ci trasferiremo alla Continassa, tutto Vinovo verrà destinato all’attività di sviluppo dei giovani, con tanto di stanze e refettorio. Quindi, diventa un vero e proprio collegio.
Ibrahimovic è un obiettivo possibile per la Juventus? Lei lo rivorrebbe?No.