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Ag. Retegui: 'E' pronto al rientro. L'Italia e il Genoa per lui sono un sogno'
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A garantirlo è il papà-agente del centravanti italo-argentino. "Per fortuna sta finendo il suo periodo di recupero - ha dichiarato Carlos Retegui a SportItalia - Potrà affrontare la seconda metà dell'anno con tutto ciò che gli serve per fare bene. Potrà fare la preparazione con la squadra, che non ha potuto fare con il Genoa in estate, perché è arrivato dal Tigre iniziando subito il campionato. Quindi ora potrà lavorare con calma ed è contento di farlo con tutto lo staff del club".
Fuori da quasi due mesi, Retegui junior aveva iniziato alla grande la sua prima stagione in Europa, segnando cinque reti tra Serie A e Coppa Italia: "Si è adattato rapidamente - conferma il papà - Penso che sia dovuto al fatto che da bambino ha vissuto in diversi Paesi: Spagna, Belgio, Argentina. Questo lo ha aiutato ad abituarsi in fretta ai cambiamenti".
Tra i segreti del ragazzo anche l'intesa ottima con mister Gilardino: "Gilardino parla molto con Mateo, da "9" a "9", due centravanti. Ha molta esperienza nel ruolo e c'è molto feeling tra i due. E' tanto felice di averlo come allenatore e lo sta aiutando a crescere".
La società, mentre lo trattava in estate, parlava di una certa concorrenza da superare, da parte di grandi club: ha ricevuto molte altre offerte in Serie A?
Retegui senior ha poi rivelato che in estate suo figlio era stato cercato da diversi club, non solo in Italia: "C'erano offerte da diverse parti. Dalla Premier, dalla Spagna, dalla Germania, ma la sua priorità era giocare qui, per essere più vicino alla Nazionale. Ha trovato un club come il Genoa che gli ha dato un posto ideale dove poter imparare, crescere. È molto felice con tutta la gente che lavora nel club: lo staff tecnico, i dirigenti, i compagni, la sicurezza, tutti. Ha molti amici nella squadra, è davvero molto felice di giocare nel Grifone e con una tifoseria spettacolare come questa".
Un commento infine sulle sensazioni di vestire la maglia della nazionale italiana:
"Poter giocare per gli Azzurri è un sogno. Quando Roberto Mancini lo ha chiamato è stato magico. Quando poi ha ricevuto anche la chiamata di Luciano Spalletti è stato incredibile. E' molto orgoglioso ogni volta che indossa quella maglia. Deve continuare a imparare e deve dare tutto per poter sperare di essere lì. In una delle Nazionali più grandi della storia. Deve dare tutto ed ancora di più per inseguire questo sogno: ce l'ha nel sangue, è una sensazione inspiegabile".