Adli, De Ketelaere e Vasquez, bocciati al Milan e ora rivalutati: la riscossa postuma di un mercato contestato
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IL MERCATO CONTESTATO - Tutti e tre sono stati parte delle due sessioni di mercato del Milan nel 2022, due in estate, l’altro in inverno. Gli allora freschi campioni d’Italia si rinforzarono con il difensore Thiaw, tutt’ora in rosa e protagonista in 8 gare stagionali e con un gol prezioso al Bernabeu contro il Real Madrid, con i riscatti di Messias, ora al Genoa, e di Florenzi, ancora al Milan ma infortunato, con l’arrivo dello svincolato Origi, reduce dal Liverpool, con il già citato Adli, i prestiti di Dest e Vranckx e con il belga dal Bruges. A gennaio poi era arrivato il portiere dal Guaranì. La squadra di Pioli non seppe ripetere i fasti dell’anno precedente, arrivando quarta in classifica, e fermandosi in semifinale di Champions League. Alla fine della stagione, la società decise di separarsi dai due dirigenti principali dal punto di vista tecnico (Maldini e Massara) che pagarono – tra le altre cose – per la campagna trasferimenti precedente. In un’intervista a Repubblica, a proposito, l’ex capitano del Milan disse: “Cardinale mi ha detto che voleva cambiare e che io e Ricky Massara eravamo licenziati. Gli ho chiesto perché e lui mi ha parlato di cattivi rapporti con Furlani. Io credo che la decisione di licenziarci fosse stata presa molti mesi prima. È stato veicolato il concetto che io e Massara siamo stati allontanati perché non condividevamo obiettivi e strategie di mercato: niente di più lontano dal vero. Non ho mai avuto potere di firma neanche per i prestiti. Ogni giocatore che è stato preso è stato scelto da noi ma ogni scelta è stata condivisa con l’ad e con la proprietà. La firma era sempre di qualcun altro che avallava l’operazione". Alcune delle loro intuizioni sul mercato si stanno riscoprendo protagoniste dell'attuale Serie A.
VASQUEZ – Il colpo più esotico di quella doppia sessione di mercato era stato un semisconosciuto portiere preso a gennaio per 810 mila euro, bonus compresi, dal Guaranì con un contratto fino al 2026. Fa un po’ da riserva a Maignan, senza mai esordire, e gioca da fuori quota in Primavera. In estate passa in prestito allo Sheffield Wednesday, in Championship, dove inizia da titolare prima di perdere il posto. A gennaio del 2024 poi rientra a casa base e passa, sempre in prestito, all'Ascoli. Tra Inghilterra e Serie B gioca 10 presenze a testa nelle due squadre e nelle Marche tiene anche 5 clean sheet ma senza evitare la retrocessione. Nello scorso luglio scommette su di lui l’Empoli che lo prende in prestito per un anno con diritto di riscatto a 900mila euro più il 10% sulla futura vendita. In Toscana si rilancia: gioca tutte le partite, 14 tra Serie A e Coppa Italia, incassando 12 reti e tenendo la porta inviolata 5 volte. Da bidone a portiere d’affidamento, l’ascesa di Vasquez si innesta nella scia di altri numeri uno lanciati dall’Empoli di recente come Vicario e Caprile.
ADLI – Una parabola simile alla sua, fatte le dovute proporzioni, la sta vivendo anche Yacine Adli. Criticato quando era in forze al Milan, acclamato dal Franchi e dai tifosi della Fiorentina. Il regista ex Bordeaux ha trovato fiducia, continuità e una squadra adatta alle sue caratteristiche e, anche grazie al suo apporto, la truppa di Palladino sta vivendo una stagione ben al di sopra delle aspettative. Partito a rilento in rossonero (solo 6 presenze nel primo anno), nel secondo Pioli gli concede più minuti. Gioca 33 gare tra tutte le competizioni, trova anche un gol e due assist e, complice anche il suo non mollare mai, diventa uno dei giocatori preferiti di San Siro. Non basta però per la riconferma. La musica a Firenze però è cambiata. Qui Adli è un titolare fisso, ha già messo assieme 14 presenze con 3 reti e 3 assist, segnando anche alla sua ex squadra.
DE KETELAERE - La maggiore pietra del contendere era stata però rappresentata da Charles De Ketelaere. Arrivato per 35 milioni, è ripartito dopo un anno, direzione Atalanta, che l’ha fatto suo prima con un prestito di 3 milioni e l’ha poi riscattato per 22. Il belga, rinfrancato dalla gestione Gasperini, ha sfornato due stagioni ben diverse dalla prima in Italia. In rossonero aveva messo assieme 40 presenze e un solo assist, nel 2023/24 aveva giocato 50 volte, segnato 14 e servito assist per 11 reti. Quest’anno è già a quota 18 gettoni con 4 reti e ben 9 assist tra Serie A e Champions League. Il ragazzo belga sta confermando solo ora i bei propositi che faceva vedere in patria. A 22 anni si è ritrovato ed è tornato a essere uno dei giocatori che meglio sa unire eleganza, efficacia e numeri sotto porta. Del suo acquisto, Maldini disse: "Dopo avere acquistato circa 35 giocatori ci viene contestato l’ingaggio di De Ketelaere, che peraltro aveva 21 anni, un’età in cui non sempre l’adattamento è immediato. Chi ha giocato a calcio sa che non sempre si è strutturati a quell’età per sostenere un salto così importante come quello fatto da Charles: i ragazzi vanno aspettati, aiutati, coccolati e ripresi, continuamente". La sua esplosione attesa al Milan è stata solo rimandata all’Atalanta che ora se lo può godere.
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Maldini ha sbagliato solo con castillejo Hauge ballo e Origi. Mentre questi in due anni ne hanno...