Getty Images
Addio Vialli, il commovente ricordo del nipote
"Nel 2004 mi sono trasferito a Londra - continua - ero appena maggiorenne. Lui abitava lì, ma aveva già smesso di giocare. Se non fosse stato per lui non avrei mai resistito. Mio zio Luca mi ha aiutato tantissimo, è stato il mio secondo padre lì. Mi ha fatto diventare un uomo, mi ha insegnato a vivere con umiltà. A conquistarmi ogni singolo traguardo, a sudarmi ogni obiettivo da raggiungere".