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    Acerbi, errore sui social e rapporto con i laziali sempre più incrinato

    Acerbi, errore sui social e rapporto con i laziali sempre più incrinato

    Si fa sempre più burrascoso il rapporto tra Acerbi e tifosi della Lazio. L'ultimo episodio di una polemica che si trascina da prima di Natale è una storia su Instagram postata per errore.

    IDILLIO SPEZZATO Un lungo messaggio di un fan del difensore, che si concludeva con la frase "Il grande leone Acerbi ha chiuso la bocca ad un po' di gente ignorante che accusa senza sapere", è sbucato ieri sera tra le storie social sul suo profilo ufficiale. Nel testo si legge in realtà un attestato di stima verso il numero 33 biancoceleste, salvo la chiosa finale. Per tutta la sera e anche stamattina sono fioccate critiche e teorie di ogni tipo contro il calciatore da gran parte dei laziali sul web. Poi è arrivata la spiegazione: "Non sono stato io a pubblicare, anche perché non ha senso. Scusate". La realtà è che l'idillio con i tifosi si è spezzato da tempo. Dopo Lazio-Genoa sono arrivate dal centrale lombardo alcune considerazioni sulla scarsa affluenza di pubblico allo stadio. Ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, riempitosi di insoddisfazione della gente dopo un periodo di prestazioni molto sottotono e atteggiamenti giudicati svogliati e indisponenti (già da prima dell'arrivo di Sarri, a dirla tutta, ndr).

    ADDIO TRA I FISCHI? Non è certo da una mezza frase sui social - per altro rimossa poco dopo la pubblicazione - ad aver creato il polverone. L'episodio di ieri è solo un carico da 11 su una situazione che sta portando il giocatore ad interrogarsi sul suo futuro. I fischi ricevuti contro il Napoli (come quelli nei match precedenti, prima del suo infortunio, ndr) lo hanno amareggiato molto. Lui che per la Lazio ha dato tutto, non si aspettava che la sua storia in biancoceleste potesse finire così. Eppure un addio tra maleparole e disapprovazione potrebbe diventare a giugno uno scenario più che concreto. Sembra difficile poter ricucire una ferita che ad ogni pretesto si fa sempre più profonda. I prossimi mesi saranno decisivi, ma ad oggi le prospettive non sono rosee.

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