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Acerbi cavallo pazzo: 'Non sono più quello del Milan, dovrei giocare nell'Inter'
CAVALLO PAZZO - "Io sono un cavallo pazzo, giocando a tre dietro salgo molto più spesso. A volte è come se fossi un terzino, cerco di produrre superiorità numerica. Quello che non cambia è l’atteggiamento: do tutto e se perdo non riesco a dormire. Non sopporto gli alibi. Se avessimo perso la nostra sana sfrontatezza saremmo dei polli, ce l'abbiamo dentro e dobbiamo tirarla fuori. Ma tra qualche anno parleremo del Sassuolo di Bucchi così come ora giustamente ricordiamo il Sassuolo di Di Francesco".
INTER - "Perché non si è concretizzata la trattativa estiva con l'Inter? Io avevo deciso di lasciare Sassuolo e con l'Inter sembrava tutto fatto, ma la situazione si è complicata e non ho capito perché. Poi sono arrivate le offerte di Zenit e Galatasaray. Io non avrei fatto la guerra al Sassuolo: ho ottimi rapporti con Squinzi e Carnevali. Alla fine ho deciso di restare e sono contento. Certo, quando alla tv vedo l'Inter mi dico: 'Dovrei esserci io lì'. Ma questo mi dà anche un'ulteriore motivazione: voglio giocare benissimo col Sassuolo per meritarmi un grande club e dimostrare che non sono l'Acerbi del Milan".
MILAN - "Quando vedo il Milan penso che sarei ancora lì se quell'anno avessi avuto la testa di adesso. Anzi, bastava una testa normale. Ho avuto i sensi di colpa quando facevo la chemioterapia: mi dicevo che ero stato scemo a sprecare quell'occasione. Ma poi ho capito che sono stato fortunato e che quell'esperienza mi ha fatto crescere. Ora so che non fallirò più, perché cerco la perfezione. Sa quando mi accorsi che in me qualcosa non andava? A Malaga: debuttai in Champions e sentendo l'inno non avvertii nessuna emozione. Adesso avrei i brividi. E quando vedo ex compagni come Vrsaljko, Pellegrini e Defrel giocare in Champions sono contento per loro e aspetto che anche per me torni quel momento".
ITALIA NO - "Alla Nazionale non ci penso più. Ventura ha chiamato un po' tutti e me no quindi... Però l'esperienza in azzurro con Conte è stata eccezionale. Lui mi ha dato tantissimo, una carica incredibile. Quella che io cerco di trasmettere al Sassuolo".