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    Abete: 'Razzismo? Stop alle gare'

    Abete: 'Razzismo? Stop alle gare'

    "Il problema è allontanare dagli stadi quelli che non devono starci perchè inquinano la convivenza civile di un evento sportivo. Se è necessario sospendere le gare che si faccia pur di contrastare questo fenomeno". Così il presidente della Figc, Giancarlo Abete al termine del vertice al Viminale dopo i cori razzisti a Busto. Insomma fuori i razzisti dagli stadi. È il punto fermo espresso dalla Federcalcio nel corso dell'incontro con i massimi dirigenti del Viminale richiesto dopo l'episodio che ha portato alla sospensione dell'amichevole tra Milan e Pro Patria per i cori razzisti partiti dalla curva dello stadio di Busto Arsizio. La Figc, se necessario, è favorevole anche a un aumento della durata dei Daspo, e auspica un maggiore coordinamento tra i protagonisti in campo, ovvero arbitri, giocatori e funzionari dell'ordine pubblico, cui spetta per legge la titolarità della sicurezza all'interno dello stadio. Nel caso in cui funzionari dovessero ritenere opportuno la sospensione temporanea o definitiva di una partita, come già previsto dal regolamento, la Federcalcio si schiererebbe al loro fianco poichè la posta in gioco è troppo alta per non agire con fermezza. Lo spettacolo, per la Figc, non deve insomma andare avanti per forza. 

    SOSPENSIONE - "Non dobbiamo avere alcuna preoccupazione circa il fatto di parlare di calendari, o di difficoltà collegate ai recuperi - spiega Abete, al termine dell'incontro con il Capo della Polizia, Antonio Manganelli - Non è questo il problema: il problema è allontanare dagli stadi tutti coloro che non hanno titolo a starci perchè inquinano complessivamente la convivenza civile di un evento sportivo. Se c'è necessità di sospendere temporaneamente o definitivamente le partite che si faccia tranquillamente pur di contrastare il più possibile questo fenomeno". "Da parte del mondo sportivo c'è il forte auspicio che l'attività di allontanamento dagli stadi di queste persone si rafforzi con un aumento dei Daspo e quindi con una capacità di espellere dallo stadio colori i quali non hanno titolo a stare all'interno di un impianto sportivo" ha concluso Abete. 

    SU BALOTELLI - "Berlusconi ha definito Balotelli una mela marcia? Io parlo di lui in quanto giocatore della Nazionale e non come giocatore che può essere sportivamente appetibile in altri contesti. In azzurro poi Mario si è sempre comportato bene e inoltre abbiamo un ct come Cesare Prandelli che in questi anni ha dimostrato la capacità di saper gestire i giocatori non solo da un punto di vista tecnico ma anche comportamentale, punendoli quando necessario o valorizzandoli". Queste le parole del presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, in merito al punto di vista del numero uno del Milan, Silvio Berlusconi, su Mario Balotelli, attaccante del Manchester City, accostato da vari rumors di mercato proprio alla società rossonera.

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