Cercasi Dybala disperatamente: la resa è tutta in quelle punizioni lasciate
Allegri ha parlato di brillantezza, come unica cosa che in questo momento manca a Paulo Dybala. Ma c'è di più, non può essere solo una questione di lucidità. È un problema di fiducia, che gradualmente sembra essere venuta a mancare proprio in quel giocatore che da quando aveva indossato la maglia numero dieci della Juve sembrava aver compiuto il definitivo salto di qualità. Devastante fino alla seconda sosta, praticamente rimasto fermo alla doppia panchina con l'Argentina successivamente. Ed al terzo minuto di recupero del primo tempo, un gesto dal sapore di resa: dopo due calci di punizione sprecati malamente dalla propria mattonella in pochi minuti, la decisione di cedere il terzo a Douglas Costa. Anche a inizio ripresa, poi, un'altra punizione dal limite è stata infine calciata da Higuain. In altre circostanze e in contumacia di Pjanic, ci sarebbe stato un solo uomo sul pallone anche dopo due errori. Oggi non è stato così. Ed è forse questo passo indietro quando sarebbe servito un passo avanti a fare riflettere, molto di più di una prestazione anonima nel suo complesso o di un'occasione clamorosamente fallita sotto porta.
SFIDUCIATO – Allegri, a parole, lo protegge come e più di quanto abbia fatto almeno in questa stagione con ogni altro giocatore, pure a proposito dei calci di punizione lasciati per strada. Anche ieri si era detto sicuro che sarebbe tornato al gol, dopo un positivo confronto in settimana, senza che le brusche reazioni per le recenti sostituzioni abbiano lasciato apparentemente il segno. E per il momento lo ha sempre fatto partire titolare se non in occasione della partita dopo la sosta. Però, con il progressivo ritorno del miglior Higuain è andato via via sparendo proprio Dybala. Forse una coincidenza, forse qualcosa su cui lavorare in una Juve che in rarissime occasioni ha potuto godere dei suoi gioielli più preziosi (e costosi) contemporaneamente. Forse sarebbero serviti anche a lui un paio di turni di riposo, seppur per motivazioni differenti da quelle che hanno spinto alla doppia panchina punitiva capace di risvegliare l'orgoglio di un Pipita oggi tirato a lucido. Forse potrà bastare un gol brutto, sporco, magari inutile ai fini del risultato, per risvegliare in Dybala la fiducia che a inizio stagione gli consentiva di riuscire in qualunque giocata tentasse. Perché la sensazione è che proprio di fiducia si debba parlare: la mancanza di brillantezza sarebbe legata sostanzialmente a un problema di condizione atletica, la Joya nell'ultimo mese sembra invece essere imballato di testa, ancor prima che di gambe. Non diverte più, non si diverte più.
@NicolaBalice