70 milioni in tre giorni:| Lo shopping sfrenato di Leo
È stato un braccio di ferro multiplo. Tre sceicchi per la stella del Palermo Javier Pastore, animati dall’ambizione di riempire il teatro con spettacoli all’altezza. L’ha spuntata per 46,5 milioni di euro il 32enne Tamim bin Hamad Al Thani, proprietario del Paris Saint Germain e datore di lavoro di Leonardo. Ha perso il fratello Abdullah Al Thani, che comunque ha costruito un Malaga da sogno. Mentre l’emiro Mansour Bin Zayed si è dovuto «accontentare» di Aguero per lavare l’onta della sconfitta.
L’egemonia del pallone è nelle mani dei signori del petrolio di alternative all’orizzonte non se ne vedono e l’oro nero diventa una sorta di panacea per tutti i mali. I fuochi d’artificio del Manchester City non fanno più notizia, perché la nouvelle frontiere del pallone è griffata dalla famiglia Al Thani. Hamad ha ottenuto i mondiali del 2022, Abdullah si è preso il Malaga e Tamim sta trasformando il Paris Saint Germain in una corazzata. Lui, 31enne con la passione per le auto sportive e una laurea ottenuta a Sandhurst (come i principi William e Harry), è il padre padrone della Qatar Investment Autorithy. Petrolio e gas naturale, indispensabili quanto l’ossigeno per far girare il mondo. La scorsa primavera ha rilevato il 70% delle quote del Paris Saint Germain e ha consegnato il ricco portafoglio a Leonardo. L’ex allenatore di Milan e Inter, di fronte alle risorse illimitate del principe qatariota, si è dedicato allo shopping sfrenato. Sette fino ad ora gli acquisti. Tutti sensazionali. Circa 90 milioni investiti (poco meno di settanta in soli tre giorni tra Menez, Sirigu, Sissoko e Pastore) e altri 50 pronti per altri quattro innesti. Leonardo propone e il famelico Tamim dispone. Per la difesa la pista che porta al brasiliano Luisao del Benfica è rovente. Calda anche quella per l’argentino del Catania Silvestre. L’attaccante dell’Anderlecht Lukaku è un altro obiettivo, come il romanista Borriello, mentre a giorni verrà ufficializzato il nuovo talento rumeno Gabriel Torje.
«La mia è una passione autentica - ha raccontato Tamim - Sono convinto che prima dei mondiali di Doha il Psg trionferà in Champions». Nel frattempo ha rilevato i diritti di trasmissione all’estero delle prossime tre edizioni della Liga spagnola (per controllare i risultati del Malaga di suo fratello), e siccome è sempre stato un fan del Barcellona ha sponsorizzato gli azulgrana con il marchio Qatar Foundation: 150 milioni per cinque anni.
Record ed eccessi sono il fil rouge della famiglia Al Thani. Nel 2000 decisero di introdurre il professionismo nel calcio avvalendosi di campioni sul viale del tramonto come Batistuta e Guardiola. Il progetto non è andato a buon fine perché in Qatar le partite di pallone affascinano meno delle corse dei cammelli (trasmesse in diretta sulle tv locali). Meglio spostarsi nel vecchio continente e rigenerare squadre sull’orlo del fallimento. Per Tamim il Paris Saint Germain è una sorta di giocattolo con cui trastullarsi da casa. Lo sceicco ha spiegato infatti che vedrà le partite dal salotto. Non a caso la tv di famiglia Al Jazeera Sport ha acquistato i diritti in chiaro. Se le cose non dovessero funzionare convocherà nella sua residenza di Doha Leonardo e il tecnico Kombouarè. Il prezzo della tratta aerea costa circa 600 euro a biglietto. Caramelle per gli Al Thani.