
-365 giorni alla finale del Mondiale: da Gavi a Vlahovic, 10 talenti alla conquista del Qatar
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AKRAM AFIF (Attaccante Qatar, classe '96) - Difficilmente il Qatar potrà arrivare lontano, ma in una squadra dove la qualità scarseggia le giocate di Afif potrebbero diventare decisive. Attaccante esterno che preferisce partire a sinistra per accentrarsi e calciare col destro, in patria è considerato il miglior talento in circolazione.

KAI HAVERTZ (Attaccante Germania e Chelsea, classe '99) - Nel 2017 aveva rinunciato a un ottavo di finale di Champions contro l'Atletico Madrid per studiare in vista di un esame scolastico. Il tempo, l'ha ripagato con tanto di interessi: l'anno scorso quella Champions l'ha vinta con la maglia del Chelsea, e tra un anno si presenterà in Qatar con più esperienza e la consapevolezza di poter diventare protagonista in una delle migliori squadre del torneo. Un esame, come quello di quattro anni fa.

VINICIUS JUNIOR (Attaccante Brasile e Real Madrid, classe 2000) - A Madrid sono convinti di aver trovato l'erede di Cristiano Ronaldo. Lui fa spallucce e fa parlare il campo: ogni anno è sempre più al centro del progetto Real, la pressione non sa neanche dove sia di casa. Nato in una delle zone più povere di Rio de Janeiro, prima di arrivare in Spagna è stato vicino al Manchester United che aveva offerto 30 milioni al Flamengo.

THEO HERNANDEZ (Difensore Francia e Milan, classe '97) - Uno dei migliori terzini al mondo ha giocato solo quattro partite in nazionale. Motivo? Una punizione che risale al 2017 per aver respinto la convocazione in Under 21: voleva concentrarsi sul trasferimento al Real Madrid, l'hanno beccato che si sparava selfie in vacanza. Errori di gioventù, ora Theo è maturato, la fascia sinistra della Francia è la sua. E vuole recuperare tutto il tempo perso.

ARTHUR THEATE (Difensore Belgio e Bologna, classe 2000) - Se si conferma su questi livelli per tutta la stagione, Theate può davvero mettere in discussione la titolarità di una colonna del Belgio come Vertonghen. Poca esperienza internazionale, ma il ct Martinez lo tiene sotto osservazione e lo studia da vicino.

MARIO PASALIC (Centrocampista Croazia e Atalanta, classe '95) - E' talmente amato dai tifosi della nazionale che spesso vengono a Bergamo per vederlo giocare. Nato a Mainz e cuore a Spalato, dove ha iniziato a giocare nell'Hajduk prima di fare il giro d'Europa. Premier League, Liga, Ligue 1 e Serie A: se l'è fatte tutte Super Mario. Esperienza internazionale che oggi gli ha pemesso di diventare uno dei protagonisti con l'Atalanta in Italia e in Europa. E tra un anno, vuole prendersi il Mondiale.

GAVI (Centrocampista Spagna e Barcellona, classe 2004) - E' il talento del momento, il più piccolo. I suoi coetanei giocano nelle giovanili e lui in nazionale. Questione di qualità, che Luis Enrique non ha avuto paura a mettere in campo quando è arrivato a San Siro contro l'Italia: un 2004 titolare con la Spagna? Tutto vero. Il più giovane debuttante nella storia. Lui si è attaccatto al suo idolo Verratti e non l'ha più mollato. E con la stessa determinazione vuole presentarsi in Qatar.

DUSAN VLAHOVIC (Attaccante Serbia e Fiorentina, classe 2000) - Quella che in Sudamerica chiamano 'garra', in serbo si dice 'kandza'. E Vlahovic ne ha da vendere. Probabilmente tra un anno giocherà in un'altra squadra perché non ha voluto rinnovare con la Fiorentina, ma in nazionale la maglia da titolare sarà la sua. Conquistata a suon di gol e giocate decisive. Da ragazzino sbaglia un rigore con la Stella Rossa contro i rivali della Dinamo Zagabria, un errore troppo grave che convince la dirigenza a lasciarlo andare. Il Partizan Belgrado ringrazia e se lo porta nelle giovanili, sarà Corvino a farlo sbarcare in Italia, a Firenze.

JUDE BELLINGHAM (Centrocampista Inghilterra e Dortmund, classe 2003) - Per capire le qualità di questo ragazzo basta farsi un giro a Birmingham. Da quelle parti sono tutti innamorati di lui, e quando il club l'ha venduto ha decido di ritirare la sua numero 22. Forse è la prima volta che succede per un ragazzo di 17 anni. Juve ha sempre bruciato tutte le tappe: a 15 anni il debutto con l'Under 23 del Birmingham, a 17 l'esordio in nazionale e all'Europeo scorso è diventato il più giovane calciatore della storia a giocare in una fase finale del campionato europeo. Tutte spunte già messe in una carriera appena iniziata. Prossima tappa il Qatar, per nuovi record.

CRISTIAN ROMERO (Difensore Argentina e Tottenham, classe '98) - El Cuti, lo chiamano. Leadership e personalità con le quali in poco tempo si è preso il posto da titolare nella difesa dell'Argentina. In silenzio, soprattutto. Ha urlato - e forte - dopo aver vinto la Coppa America in finale contro il Brasile. El Cuti c'era.