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    Lazio, lo spogliatoio è con Biglia: il rinnovo si farà. Il punto

    Lazio, lo spogliatoio è con Biglia: il rinnovo si farà. Il punto

    • Luca Capriotti
    Biglia, rinnovo o no? Un passo indietro. Zoom su sabato sera, con occhio di riguardo per Lucas Biglia: Lazio-Chievo ha appena lasciato con il triplice fischio il suo carico di delusione e rabbia. Inglese ha punito oltremisura le ambizioni biancocelesti di ripartenza dopo la sconfitta contro la Juventus. Non bastano 28 tiri in porta, la Lazio sta per tornare negli spogliatoi con la sconfitta sul groppone (resa ancora più dura dagli altri risultati, tutti favorevoli alla classifica della Lazio). 

    Sulle tribune il malcontento è visibile, udibilissimo: un tifoso se la prende con Inzaghi all’uscita, poi prende di mira Biglia, gli grida di andarsene, altro che rinnovo (ora rischia il Daspo). E l’argentino si accende ardente, non la prende bene, risponde per le rime, viene trascinato negli spogliatoi. Si parla di uno sputo (poi negato). La vicenda non finisce, Tounkara e il tifoso arrivano quasi alle mani (con una manata all’attivo), e finiscono in Questura. E Roma, per radio e sui giornali, torna a parlare di Biglia, della sua situazione da capitano in scadenza 2018, del rinnovo che ancora non arriva. Ma qual è la situazione?

    Partiamo da un assunto fondamentale. Il rinnovo di Biglia sembra cosa fatta: le voci che sfuggono alla rigida censura dei tempi di mercato in casa Lazio parlano di accordo raggiunto tra la Lazio e l’entourage del centrocampista argentino. Ma cerchiamo di capirci qualcosa di più. 

    Primo punto da sottolineare: l’arrivo dell’agente di Biglia, Enzo Montepaone, ha fatto scaldare scaldare i motori di una trattativa fondamentale per la dirigenza biancoceleste, uno dei 3 rinnovi complicati da portare a casa. Tra Biglia, De Vrij e Keita sembra proprio il Principito (che oggi festeggia il suo compleanno) a premere maggiormente per rimanere a Roma. Dall’entourage all’inizio filtrano sensazioni non propriamente positive, contrarie rispetto alla disponibilità del giocatore. Anche perché c’è differenza tra la posizione dello staff e quella di Lotito: la Lazio offre 2,5 milioni di euro più 500mila di bonus, anche legati alle presenze. Il no è netto, anche senza consumare fratture: 3 milioni è la controproposta, senza bonus.

    Secondo punto: l'incontro, datato scorsa settimana, finisce con una fumata grigia, o meglio una proposta. Lotito è disposto a far crescere la sua offerta, vuole che Biglia, capitano della Lazio, chiuda la sua carriera a Roma o quasi, e non vada a scadenza 2018 (la sua cessione è ancora più complicata, con una squadra in forte lotta per l’Europa di cui Biglia è titolare fisso). 

    La Lazio dovrebbe avrebbe messo sul piatto 2,8 milioni di euro, offerta che troverebbe la soddisfazione del giocatore. Ma il procuratore rimane attaccato alla linea dura: smentisce ogni accordo nei corridoi fumosi del calciomercato, dice che è ancora tutto da vedere, tutto da firmare. 

    L’impressione generale, al di là delle smentite di rito e di parte, è che alla fine l’accordo per il prolungamento e adeguamento del contratto del capitano della Lazio si faccia, anzi. Questo matrimonio s’ha da fare: tutto lo spogliatoio si è stretto intorno al capitano dopo l’episodio del litigio con il tifoso, è Biglia il leader di questa Lazio. Ma non chiamatelo leader silenzioso, non più, dopo sabato sera: sa anche avvelenarsi* (*arrabbiarsi in maniera veemente), come dicono a Roma. Specialmente quando gli dicono di andare via.  

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