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Lazio, lo spogliatoio è con Biglia: il rinnovo si farà. Il punto
Sulle tribune il malcontento è visibile, udibilissimo: un tifoso se la prende con Inzaghi all’uscita, poi prende di mira Biglia, gli grida di andarsene, altro che rinnovo (ora rischia il Daspo). E l’argentino si accende ardente, non la prende bene, risponde per le rime, viene trascinato negli spogliatoi. Si parla di uno sputo (poi negato). La vicenda non finisce, Tounkara e il tifoso arrivano quasi alle mani (con una manata all’attivo), e finiscono in Questura. E Roma, per radio e sui giornali, torna a parlare di Biglia, della sua situazione da capitano in scadenza 2018, del rinnovo che ancora non arriva. Ma qual è la situazione?
Partiamo da un assunto fondamentale. Il rinnovo di Biglia sembra cosa fatta: le voci che sfuggono alla rigida censura dei tempi di mercato in casa Lazio parlano di accordo raggiunto tra la Lazio e l’entourage del centrocampista argentino. Ma cerchiamo di capirci qualcosa di più.
Primo punto da sottolineare: l’arrivo dell’agente di Biglia, Enzo Montepaone, ha fatto scaldare scaldare i motori di una trattativa fondamentale per la dirigenza biancoceleste, uno dei 3 rinnovi complicati da portare a casa. Tra Biglia, De Vrij e Keita sembra proprio il Principito (che oggi festeggia il suo compleanno) a premere maggiormente per rimanere a Roma. Dall’entourage all’inizio filtrano sensazioni non propriamente positive, contrarie rispetto alla disponibilità del giocatore. Anche perché c’è differenza tra la posizione dello staff e quella di Lotito: la Lazio offre 2,5 milioni di euro più 500mila di bonus, anche legati alle presenze. Il no è netto, anche senza consumare fratture: 3 milioni è la controproposta, senza bonus.
Secondo punto: l'incontro, datato scorsa settimana, finisce con una fumata grigia, o meglio una proposta. Lotito è disposto a far crescere la sua offerta, vuole che Biglia, capitano della Lazio, chiuda la sua carriera a Roma o quasi, e non vada a scadenza 2018 (la sua cessione è ancora più complicata, con una squadra in forte lotta per l’Europa di cui Biglia è titolare fisso).
La Lazio dovrebbe avrebbe messo sul piatto 2,8 milioni di euro, offerta che troverebbe la soddisfazione del giocatore. Ma il procuratore rimane attaccato alla linea dura: smentisce ogni accordo nei corridoi fumosi del calciomercato, dice che è ancora tutto da vedere, tutto da firmare.
L’impressione generale, al di là delle smentite di rito e di parte, è che alla fine l’accordo per il prolungamento e adeguamento del contratto del capitano della Lazio si faccia, anzi. Questo matrimonio s’ha da fare: tutto lo spogliatoio si è stretto intorno al capitano dopo l’episodio del litigio con il tifoso, è Biglia il leader di questa Lazio. Ma non chiamatelo leader silenzioso, non più, dopo sabato sera: sa anche avvelenarsi* (*arrabbiarsi in maniera veemente), come dicono a Roma. Specialmente quando gli dicono di andare via.