DAVVERO BIG? - Oltre alle cifre, logicamente, vantaggiose per i rossoneri, ci sono delle valutazioni tecniche e umane da portare a termine. Il pessimo rapporto con Ibrahimovic – dovuto ai vari trascorsi poco positivi in campo, come il faccia a faccia avuto durante un derby di Coppa Italia a gennaio 2021 -, l’età e una tipologia di gioco non esattamente consone alla filosofia di Fonseca possono condizionare l’affare. Ma è davvero così? Lukaku è una trattativa al limite del low-cost, certo, e darebbe anche continuità al gioco mostrato negli ultimi anni dal Milan – Giroud e lo stesso Ibra hanno rappresentato due arieti sul quale basare la propria proposta offensiva dell'ultimo corso in quel di Via Aldo Rossi – oltre a consentire un buono, se non ottimo, bottino di reti dal quale far ripartire il progetto meneghino. Inoltre, va sottolineato, sembra che Big Rom abbia ancora più di qualche cartuccia da sparare: tornare a Milano, sponda rossonera, è un’idea intrigante, un progetto di rivalsa contro quell’Inter con il quale è stato legato in più di un’occasione. Dal punto di vista tecnico, non esiste giocatore maggiormente abile nel difendere il pallone e che sia così potente nel contrasto in velocità. Inoltre, sul lato tattico, sono pochi i centravanti così importanti per il collettivo: che sappiano difendere la posizione e dare una buona dose di imprevedibiltà alla manovra in attacco. Una qualità tecnico-tattica, dunque, che può moltiplicare i punti di forza dei vari Pulisic, Leao, Reijnders e Loftus-Cheek. Una scelta, quella di Lukaku, non sarebbe quindi da escludere così a priori – Ibrahimovic e Fonseca permettendo -.