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Zilliacus si difende: 'Nessuna prova per acquistare l'Inter? La mia offerta era solida, erano pronti 100 milioni'
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LA MAIL - Zilliacus aveva preso contatti con la banca, dicevamo, ma non era riuscito a produrre prove evidenti della presenza di fondi per chiudere l’affare. Una tesi respinta dallo stesso imprenditore finlandese: "Ho nominato come consulente una delle più grandi banche di investimento del mondo. Ho lavorato a stretto contatto con loro e con diversi interlocutori importanti in Italia con una conoscenza dettagliata dell'Inter per strutturare l'offerta. L’offerta presentata per l’acquisto dell’Inter era completa e non priva di sostanza – spiega in un’e-mail riportata da The Athletic -. L'intenzione era che la mia società mettesse 100 milioni di euro e il resto arrivasse da altri investitori. Nel caso dell'Inter, infatti, c'è un bond di 415 milioni di euro e poi c’è un prestito di Oaktree da 275 milioni di euro. Non dico che quella fosse la nostra offerta, ma se prendi una cifra indicativa di un miliardo, che è vicina a quello che io penso sia il valore dell'Inter, e togli quei 415 più 275 allora siamo già a quasi 700 milioni di euro. Ciò significa che se prendi in carico quei prestiti, il denaro effettivo che pagherai sarà poco più di 300 milioni di euro”.
ZILLIACUS SI TIRA FUORI: 'ORA STOP, ACCUSE FALSE'
ORA STOP - Zilliacus non ha però dichiarato l'identità dei partner con cui avrebbe intrapreso la trattativa, ammettendo soltanto la provenienza di questi: Nord America e Medio Oriente. Zilliacus, tuttavia, ha deciso di tirarsi fuori da ogni possibile trattativa, a causa del mandato d’arresto (e di un avviso rosso da parte dell’Interpol) a Singapore. Zilliacus è infatti ricercato per il presunto coinvolgimento nella diffusione di dichiarazioni ingannevoli da parte di Yuuzoo, un’azienda di cui era precedentemente a capo nella città-stato, come dichiarato dalla Forza di Polizia del paese.