AFP via Getty Images
Zielinski: 'Voglio vincere a Napoli! Incantato da Zidane, mi ispiro a Iniesta. Ecco cosa successe nell'albergo a Firenze...'
GIOCATE DA 10 - "Mi piace essere definito il numero 10 del Napoli. Io cerco sempre di dare il meglio per la squadra, gioco nella posizione del 10 ed un posto dove mi trovo bene".
SPALLETTI - "Ogni allenatore trasmette qualcosa. Lui ha esperienza, ci chiede di migliorare, di dare il massimo e di divertirci. E io mi diverto. È quello che cerco sempre di fare. D’altronde, è un gioco proprio per questo e se ci divertiamo diventa tutto più semplice".
I NAPOLETANI - "Da cinque anni sono qui, l’affetto delle persone è straordinario, coinvolgente, travolgente. Sentiamo il bene dei tifosi in ogni momento, anche quando le cose non vanno come dovrebbero. E io provo lo stesso sentimento per loro. La mia famiglia adora Napoli".
TRENO PER BOLOGNA - "Ero con il preparatore Cacciapuoti, ci siamo messi in un posto del treno dove non c’era nessuno. Ho riposato, ho pensato alla partita e a come giocarla bene. Il viaggio mi ha aiutato a rilassarmi e a concentrarmi".
SERIE A - "Tanti campioni sono andati via, ma tanti ne sono arrivati. Lo trovo un campionato bellissimo, resta tra i migliori al mondo".
SCUDETTO - "L'Inter ha un’ottima squadra. Anche in quelli che giocano di meno. Ma noi siamo forti, e cercheremo di far bene fino alla fine sperando di fare qualcosa di bello e di importante. Noi pensiamo partita dopo partita, normale che sia così, ma ovvio che nello spogliatoio si parli di scudetto. Non c’è nulla di male, noi vogliamo vincere perché sappiamo di avere giocatori che possono lottare per farlo fino alla fine".
JUVE - "Vedendo lo stato di forma di adesso, penso che anche loro possano pensare a qualcosa in più rispetto solo a lottare per un posto in Champions".
FUTURO - "Ho altri due anni di contratto, qui sto benissimo, non mi manca nulla. E voglio vincere qualcosa di importante. La clausola? Non mi spaventa, c’è chi ha un miliardo come clausola. Poi mica quello è il vero prezzo: se arriva un’offerta è il presidente che decide il prezzo giusto...».
CONTINUITÀ - "Ognuno può dire quello che vuole. E io non penso di essere discontinuo nel rendimento. Non condivido questo giudizio".
SALERNITANA - "Abbiamo già visto all’andata cosa significa il derby. Dobbiamo prepararla bene, hanno giocatori buoni, in alcune partite hanno dimostrato di poter dare fastidio a tutti".
COVID - "La prima volta è stata dura, la seconda davvero non mi sono accorto di nulla. Stavo bene, mi sono allenato a casa per essere pronto per la trasferta di Bologna. Certo, adesso con Maksymilian (il figlio di pochi mesi, ndr) in casa le preoccupazioni sono state maggiori".
CANNAVARO CT - "Mi piacerebbe conoscerlo e mi è dispiaciuto che abbia detto di no. So che non se l’è sentita per il poco tempo a disposizione per preparare le gare di qualificazione. Adesso quello che conta è che il presidente scelga l’allenatore perché noi a marzo vogliamo conquistare la qualificazione per i Mondiali".
PANDEMIA - "Ci sono tante regole nuove che cambiano non solo nel calcio ma nella vita di ogni giorno. Io preferisco giocare sempre, però se ci sono tantissimi casi e le regole dicono che non si può giocare non lo faremo. Noi ci prepariamo come se tutto fosse normale".
DE LAURENTIIS - "Non era facile ripartire da zero come ha fatto lui e portare questa società a essere tra le migliori in Italia e in Europa. Non tutti ci sono riusciti, lui ce l’ha fatta".
ARABIA O USA - "Per ora non ci penso. Sto qui a Napoli e sto bene. Non ho ancora questo tipo di tentazioni.Mi piace la serie A e spero di restare più a lungo qui".
LA SQUADRA CHE HA COLPITO - "L’Empoli ha giocatori giovani e di talento, Andreazzoli sta facendo un grande lavoro. Ho vissuto due anni belli lì e quando posso vederli lo faccio con piacere. Li ho visti con meno piacere solo quando qui al Maradona ci hanno battuto".
RIMPIANTI - "Io ci penso tante volte e ne ho, eccome se ne ho di rimpianti. Anche avendo tante le assenze per Covid e per infortuni vari e adesso c’è pure la Coppa d’Africa, con Empoli, Spezia e Sassuolo potevamo vincere lo stesso. Abbiamo già lasciato tanti punti per la strada ed è stato un vero peccato. Ma il campionato è lungo...».
CAPITANO DOPO INSIGNE - "Vediamo chi resta, vediamo chi va via. Di questa cosa si parla la prossima estate. Ma certamente solo l’idea di poter diventare il capitano degli azzurri mi dà una grande soddisfazione, mi riempie d’orgoglio. È il sogno di tanti bambini essere il capitano del Napoli. C’è qualcuno al mondo a cui non piacerebbe?".
INSIGNE - "Se ha parlato della decisione? No, nello spogliatoio non ha detto nulla. Ma è normale che non lo abbia fatto. Per il Napoli e per il calcio italiano lui è una stella unica. Ha preso una decisione, ha fatto i suoi calcoli. Non si può che accettare la sua scelta".
IL NAPOLI PIÙ BELLO - "Ce ne sono stati tanti, certo quello di Sarri con Albiol, Callejon, Reina, Mertens, Insigne, Jorginho, Allan è rimasto negli occhi di tutti. Ma questo di Spalletti, quando ci siamo tutti, senza infortuni, ha una rosa che non ha nulla da invidiare a quello. Questo Napoli non è meno bello di quel Napoli".
NAPOLI DI SPALLETTI - "Questo Napoli è solido perché basta vedere i gol che prendiamo; bello da morire e penso al secondo gol che abbiamo fatto al Bologna lunedì scorso. Però c’è anche qualcosa che è mancato: concretezza e cattiveria che ci avrebbero consentito di non perdere punti importanti a dicembre".
LIBERTÀ IN CAMPO - "È la posizione che occupo cheme lo consente. Sto tra le linee: se vedo che ho spazio vado avanti, a volte devo scaricare, altre volte faccio il dribbling... sì sono libero di scegliere. Ammetto che fare il trequartista ma anche la mezzala sinistra sono i ruoli che preferisco. Ma io pur di giocare lo faccio col sorriso anche se Spalletti mi mette tra i due di centrocampo".
OSIMHEN, MERTENS E PETAGNA - "Osi attacca gli spazi e ha le doti per farlo mentre con Mertens e Petagna si può giocare di più palla al piede e non solo in profondità. Io mi trovo benissimo con chiunque sta là davanti, io penso a giocare come so fare io".
UN POSTO DEL CUORE - "Mi piace il lungomare di Napoli, adoro passeggiare a Capri, ma ci sono anche luoghi magici come Lucrino e i suoi laghi".
IDOLO - "Sono cresciuto incantato dalle giocate di Zidane. E adesso è facile dire che ammiro De Bruyne e Modric che sono quelli che fanno la differenza nelle loro squadre, che hanno uno stile che invidio. C’è anche Iniesta a cui mi ispiro, ai tempi del Barcellona era davvero insuperabile".
DESTRO E SINISTRO - "Non solo mio padre Boguslaw ma anche la mia mamma Beata me lo ripeteva sempre di usare anche il sinistro quando mi vedeva giocare nel cortile. E alla fine hanno avuto ragione loro anche se con la testa resto sempre piede destro".
SACRIFICI - "Ne ho fatti tanti, ma non mi sono mai pesati. E me ne aspettano altri ancora. Perché le cose che devo conquistare sono ancora tante. A cominciare da quello che voglio vincere qui a Napoli. Perché qui a Napoli voglio vincere qualcosa di importante».