Zidane e Ronaldo di nuovo insieme? L'Atalanta può decidere se a Madrid o alla Juve
"C'è qualcosa di vero nelle voci sul ritorno di Cristiano Ronaldo al Real Madrid? Sì, può essere". Sono da poco passate le 13 di lunedì, vigilia di Real Madrid-Atalanta, quando Zinedine Zidane si lascia scappare una battuta che, inevitabilmente, si prende le copertine di tutte le testate sportive, specie in Spagna e Italia. Perché quell'annuncio, quella porta lasciata aperta al possibile ritorno di CR7, arriva dopo una settimana particolare, ricca di voci e scenari ipotizzati. L'eliminazione della Juve dalla Champions League, a un anno dalla scadenza del contratto di Ronaldo, ha aperto il dibattito sul futuro. E il Madrid, che dal suo addio ha vinto solo una Liga e una Supercoppa di Spagna, sogna il Cristiano-bis.
ZIZOU, FUTURO INCERTO - Il presente, però, si chiama Champions League e si chiama Atalanta, tra i clienti più fastidiosi e pericolosi che l'Europa del calcio possa offrire. Lo sa bene Zinedine Zidane, chiamato a riscattare la doppia eliminazione consecutiva agli ottavi di finale contro Ajax e City. Poi, a stagione finita, sarà tempo di tracciare una linea e stilare un bilancio con orizzonte sull'avvenire. Un avvenire che non avrà Madrid come scenario all'infinito. Zizou lo ha ribadito più volte, sottolineando come non voglia diventare un manager decennale al pari di ciò che Sir Alex Ferguson fu per il Manchester United. E lo ha velatamente confermato anche nella conferenza pre-gara, risponendo all'ennesima domanda sull'infortunato Eden Hazard: "Non so se tornerà con me o no, ha un contratto lungo". Eccolo l'altro indizio sul futuro, l'altra scintilla che fa scattare voci sulla prossima stagione. Ed è qui che i due binari si uniscono, aprendo altresì un ventaglio ricco di possibilità, che coinvolge anche Juve e Atalanta.
DECIDE L'ATALANTA? - Già, la Dea. Dal match di Champions non passa tutto, ma quasi. In caso di ko, dalle parti del Bernabéu - con la squadra già fuori dalla Coppa del Re e a meno sei dall'Atléti capolista in Liga - potrebbe aprirsi una mezza rivoluzione, con annesso addio di Zidane. Nel caso, uno dei pochi, se non l'unico, capace di far davvero vacillare Andrea Agnelli. Salvo cataclismi, sulla panchina della Juve siederà ancora Andrea Pirlo, ma l'ombra di Zizou è da anni la più ingombrante sopra Torino e sopra quella Juve che l'ex genio francese condusse alla vittoria di due scudetti, una Supercoppa Italiana, una coppa Intertoto, una coppa Intercontinentale e una Supercoppa Europea. Il solo arrivo di Zidane a Torino rappresenterebbe una variabile impazzita, un jolly non di poco conto anche per il futuro di Ronaldo: vi immaginate se andasse via nonostante l'arrivo del tecnico con cui ha vinto 3 Champions League? E viceversa: un nuovo corso madridista, ancora guidato da Zizou, potrebbe essere un'ulteriore calamita per Cristiano? Dal rebus CR7 alla suggestione panchina: la serata del Real si intreccia con il futuro della Juve. E l'Atalanta può rappresentare l'inaspettato giudice...
ZIZOU, FUTURO INCERTO - Il presente, però, si chiama Champions League e si chiama Atalanta, tra i clienti più fastidiosi e pericolosi che l'Europa del calcio possa offrire. Lo sa bene Zinedine Zidane, chiamato a riscattare la doppia eliminazione consecutiva agli ottavi di finale contro Ajax e City. Poi, a stagione finita, sarà tempo di tracciare una linea e stilare un bilancio con orizzonte sull'avvenire. Un avvenire che non avrà Madrid come scenario all'infinito. Zizou lo ha ribadito più volte, sottolineando come non voglia diventare un manager decennale al pari di ciò che Sir Alex Ferguson fu per il Manchester United. E lo ha velatamente confermato anche nella conferenza pre-gara, risponendo all'ennesima domanda sull'infortunato Eden Hazard: "Non so se tornerà con me o no, ha un contratto lungo". Eccolo l'altro indizio sul futuro, l'altra scintilla che fa scattare voci sulla prossima stagione. Ed è qui che i due binari si uniscono, aprendo altresì un ventaglio ricco di possibilità, che coinvolge anche Juve e Atalanta.
DECIDE L'ATALANTA? - Già, la Dea. Dal match di Champions non passa tutto, ma quasi. In caso di ko, dalle parti del Bernabéu - con la squadra già fuori dalla Coppa del Re e a meno sei dall'Atléti capolista in Liga - potrebbe aprirsi una mezza rivoluzione, con annesso addio di Zidane. Nel caso, uno dei pochi, se non l'unico, capace di far davvero vacillare Andrea Agnelli. Salvo cataclismi, sulla panchina della Juve siederà ancora Andrea Pirlo, ma l'ombra di Zizou è da anni la più ingombrante sopra Torino e sopra quella Juve che l'ex genio francese condusse alla vittoria di due scudetti, una Supercoppa Italiana, una coppa Intertoto, una coppa Intercontinentale e una Supercoppa Europea. Il solo arrivo di Zidane a Torino rappresenterebbe una variabile impazzita, un jolly non di poco conto anche per il futuro di Ronaldo: vi immaginate se andasse via nonostante l'arrivo del tecnico con cui ha vinto 3 Champions League? E viceversa: un nuovo corso madridista, ancora guidato da Zizou, potrebbe essere un'ulteriore calamita per Cristiano? Dal rebus CR7 alla suggestione panchina: la serata del Real si intreccia con il futuro della Juve. E l'Atalanta può rappresentare l'inaspettato giudice...