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Zidane e la Champions: 15 anni fa il suo gol più bello, oggi pensa alla Juve
ZIZOU E LA CHAMPIONS - E pensare che il rapporto tra Zidane e la Champions non sbocciò fin da subito, il fantasista arriva a Torino nel 1996 dal Bordeaux per essere protagonista in quelle notti speciali di coppa. Nella Juventus campione in carica, dopo la vittoria a Roma contro l'Ajax ai rigori, il sogno è alla portata di mano. Dopo un periodo di adattamento Zinedine diventa uno dei pilastri di Marcello Lippi e guida insieme a Del Piero, Boksic e Vieri la squadra alla finale contro il Borussia Dortmund. La Juve, favorita per molti, andrà incontro ad una pesante sconfitta per 3-1 all'Olympiastadion di Monaco. Inaspettata, come la débâcle nella stagione seguente dove i bianconeri arrivano per l'ennesima volta in finale. Questa volta ad Amsterdam, contro il Real Madrid, la Juve esce sconfitta per 0-1 con rete di Predrag Mijatović, in fuorigioco. Sembra una maledizione per Zizou, nel 2001 si trasferisce a Madrid, proprio nel Real per inseguire la coppa dalla grandi orecchie. La Juventus incasserà 140 miliardi (cifra record del periodo) con la quale ricostruirà la squadra ricreando un ciclo vincente, mentre il francese, a Madrid, riuscirà a coronare il proprio sogno alzando finalmente la Champions da protagonista con un pezzo pregiato, da vero artista.
ZIDANE ALLENATORE - Per Zidane giocatore fu l'unica Champions League conquistata, oggi invece il francese è un allenatore stimato. Dopo essere diventato nel 2013 vice di Carlo Ancelotti, dalla quale ha imparato molto, nel gennaio 2016 viene nominato tecnico del Real Madrid con il quale conquista subito, al primo anno, l'ambito trofeo da tecnico, contro i rivali dell'Atletico ai rigori. Tra poche settimane Zinedine avrà un'altra finale da affrontare, contro il suo passato, contro la sua Juventus, ironia del destino. In questa finale nessuno parte favorito sulla carta ,a deciderla potrebbe essere un lampo di uno dei tanti campioni presenti in campo, magari proprio con un colpo alla Zizou.
Zidane non ha negato di tifare ancora la Juventus, di averla sempre nel cuore e di seguirla spesso. A Madrid sta bene, e dalla Spagna le voci di un possibile rinnovo con le merengues sono sempre più insistenti. In futuro però non è utopia pensare a Zinedine sulla panchina dei bianconeri, perché nel calcio le emozioni contano e il passato non si dimentica.