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    ​Zhang, vita da Re a Milano, ma l'Inter è la sua Cenerentola e la curva lo caccia: 'Vattene'

    ​Zhang, vita da Re a Milano, ma l'Inter è la sua Cenerentola e la curva lo caccia: 'Vattene'

    • Pasquale Guarro
    Steven Zhang a Milano sta benissimo, ma questo ai tifosi nerazzurri interessa fino a un certo punto. Anzi, ieri la Curva Nord è esplosa contro il presidente dell’Inter con un messaggio fin troppo esplicito: “Zhang vattene”. Un reclamo diretto, che non sembra limitato al campo imprenditoriale. Il fastidio verso la proprietà è talmente accentuato che quella dei tifosi rischia addirittura di apparire come una richiesta ancora più ampia. Come a dire, vattene da Milano. Forse perché frustrati nel vederlo girare per le vie del centro in Ferrari e McLaren, destinando parte delle sue fortune a marchi di lusso, intanto che gestisce l’Inter come una Cenerentola.

    LE RAGIONI DELLA CURVA - Una linea passata anche nell’incontro tenutosi giovedì sera, in cui i sostenitori hanno chiarito il proprio punto di vista in merito all’attuale proprietà, rea di non potersi più permettere l’onerosa gestione del club, ma allo stesso tempo ostinata nel voler proseguire anche per portare avanti iniziative a scopo di lucro, come quella che prevede la costruzione del nuovo stadio. La paura dei tifosi è che di questo passo, senza né investimenti né un progetto chiaro e condiviso, l’Inter possa lentamente andare via via smantellandosi. E a proposito di condivisione, c’è da dire che ormai anche la dirigenza ha smesso di sposare a pieno le disposizioni di Zhang. La frattura ormai è netta, l’argine è rotto. Buona parte degli interisti chiede a gran voce un’altra proprietà: in curva come in tribuna, in Brera e sui social, ovunque risuoni il nome di Zhang, spira vento di protesta.

    CALCIATORI RESPONSABILI - Nell’incontro di giovedì sera, l’altro tema che ha tenuto banco è quello del rendimento della squadra. Per la Curva, seppur colpevole di qualche errore, Simone Inzaghi non è il maggiore responsabile di un avvio così stentato. Sul banco degli imputati sono invece finiti i calciatori, cui sarà chiesto di ridestarsi in fretta. Alcuni loro atteggiamenti non stanno onorando al meglio la storia e il blasone del club nerazzurro e anche per questo, la Curva, per adesso si limiterà a cantare cori destinati esclusivamente all’Inter, evitando di incitare personalmente i singoli atleti.

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