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  • Zhang, tempo scaduto: l'Inter virtualmente è già di un fondo straniero come il Milan

    Zhang, tempo scaduto: l'Inter virtualmente è già di un fondo straniero come il Milan

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Lentamente, ma nemmeno tanto, e sempre più inesorabilmente la proprietà dell'Inter sta scivolando dalla famiglia Zhang al fondo Oaktree. Il debito dei cinesi, nell'ultimo anno, è salito a 329,6 milioni rispetto ai 292,1 del 31 dicembre 2021. Ne consegue che se Zhang non ripagasse il finanziamento (e non se lo può permettere), il fondo diventerebbe proprietario della società. Le cifre sono una notizia fresca, ma l'andamento era noto da tempo (LEGGI QUI). 

    Come da tempo è nota la fine: l'Inter, esattamente come il Milan, finirà nelle mani di un fondo straniero, scandalizzando i romantici e i benpensanti che vogliono contemporaneamente godersi lo spettacolo e stabilire chi comanda. Eppure a giudicare da quello che succede ai dirimpettai rossoneri non sarebbe poi un male. Anzi, il male è restare in balìa di un club che fatica ad acquistare calciatori anche quando, come adesso, ha disponibilità di risorse per avere venduto Onana. Il problema, anche se ve ne sono di assai più grossi, è che Marotta e Ausilio, prima devono vendere e poi acquistare. Un artifizio che non sempre garantisce il tempismo. 

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    Detto questo, mi sorprende assai che i tifosi non abbiamo capito quanto la partita del futuro si giochi sulla non più procrastinabile permanenza di Zhang. Nessuno vuole che i capipopolo della curva attacchino striscioni minatori sui cavalcavia della città di Milano come hanno fatto con il sottoscritto, ma di certo una più sviluppata coscienza della situazione economico e finanziaria permetterebbe loro di capire che il tempo di Zhang è scaduto. E che ogni giorno che passa, oltre ad essere inuitile, è certamente dannoso. 
     

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