Zhang sempre più distante, l'anima italiana sostiene l'Inter: ecco i piani futuri di Ausilio e Marotta
Con Zhang ormai stabile in Cina e sempre più distante dall’Inter, non solo dal punto di vista geografico, c’è un’anima italiana (Marotta-Ausilio) che sta lavorando per garantire al club la continuità che i tifosi auspicano. L’amministratore delegato lo ha ribadito agli esponenti della Curva, che una decina di giorni fa si sono presentati in viale della Liberazione a chiedere spiegazioni quando hanno appreso che dopo Hakimi sarebbe partito anche Lukaku. Uno smantellamento vero e proprio, che ha preoccupato gran parte del tifo nerazzurro, anche perché il silenzio e il distacco del presidente Zhang contribuiscono ad esasperare gli animi.
La proprietà ha intenzione di mettersi in tasca questi soldi? Ci avevate promesso che nonostante qualche sacrificio saremmo rimasti competitivi, se non accadrà sarete responsabili anche voi. Questo, secondo le indiscrezioni raccolte, sarebbe più o meno il discorso fatto dai tifosi ai dirigenti, che a questo punto, con una call conference, avrebbero chiarito a Zhang un concetto tanto duro quanto concreto: la piazza non prenderà bene questo ennesimo addio (il terzo dopo Conte e Hakimi), se non ci consentirete di investire buona parte del ricavato, saremo costretti a farci da parte. Non abbiamo né voglia, né intenzione di stare qui a fare i liquidatori.
Un dialogo schietto che ha sgretolato le prime resistenze di Zhang, il quale posto di fronte a uno scenario di fuga generale, ha fatto un passo indietro. Così l’Inter ha accantonato l’idea Nandez (non era il preferito e sarebbe arrivato solo perché in prestito) in favore del più costoso ma più idoneo Dumfries, chiuso l’operazione Dzeko e impostato i dialoghi per Zapata, che però non è l’unica ipotesi in sostituzione a Lukaku.
Non è tutto, in una situazione di enorme emergenza, Marotta e Ausilio si stanno portando avanti con il lavoro anche su qualche trattativa targata giugno 2022. I nerazzurri hanno messo nel mirino il portiere Onana, strappando una promessa al camerunese che l’anno prossimo dovrebbe sostituire Handanovic, arrivando a Milano a parametro zero. Dialoghi aperti anche con Commisso per Dusan Vlahovic, vero oggetto del desiderio dell’Inter, che per lui è disposta a tutto. Marotta ha già incontrato il presidente viola per parlarne di persona e ribadirgli un concetto molto chiaro: vogliamo parlarne prima con voi e poi con il calciatore, per il rispetto che c’è e per mantenere vivi i buoni rapporti. Insomma, l’Inter quest’anno non potrà permettersi Vlahovic, ma se l’anno prossimo dovesse vendere Lautaro, vorrebbe andare proprio su di lui. Si sa, in viale della Liberazione non si naviga nell’oro, ma c’è programmazione e buone idee. L’anima italiana dell’Inter, ad oggi, è l’unica garanzia di continuità ed è per questo motivo che i tifosi si sono schierati al loro fianco.
La proprietà ha intenzione di mettersi in tasca questi soldi? Ci avevate promesso che nonostante qualche sacrificio saremmo rimasti competitivi, se non accadrà sarete responsabili anche voi. Questo, secondo le indiscrezioni raccolte, sarebbe più o meno il discorso fatto dai tifosi ai dirigenti, che a questo punto, con una call conference, avrebbero chiarito a Zhang un concetto tanto duro quanto concreto: la piazza non prenderà bene questo ennesimo addio (il terzo dopo Conte e Hakimi), se non ci consentirete di investire buona parte del ricavato, saremo costretti a farci da parte. Non abbiamo né voglia, né intenzione di stare qui a fare i liquidatori.
Un dialogo schietto che ha sgretolato le prime resistenze di Zhang, il quale posto di fronte a uno scenario di fuga generale, ha fatto un passo indietro. Così l’Inter ha accantonato l’idea Nandez (non era il preferito e sarebbe arrivato solo perché in prestito) in favore del più costoso ma più idoneo Dumfries, chiuso l’operazione Dzeko e impostato i dialoghi per Zapata, che però non è l’unica ipotesi in sostituzione a Lukaku.
Non è tutto, in una situazione di enorme emergenza, Marotta e Ausilio si stanno portando avanti con il lavoro anche su qualche trattativa targata giugno 2022. I nerazzurri hanno messo nel mirino il portiere Onana, strappando una promessa al camerunese che l’anno prossimo dovrebbe sostituire Handanovic, arrivando a Milano a parametro zero. Dialoghi aperti anche con Commisso per Dusan Vlahovic, vero oggetto del desiderio dell’Inter, che per lui è disposta a tutto. Marotta ha già incontrato il presidente viola per parlarne di persona e ribadirgli un concetto molto chiaro: vogliamo parlarne prima con voi e poi con il calciatore, per il rispetto che c’è e per mantenere vivi i buoni rapporti. Insomma, l’Inter quest’anno non potrà permettersi Vlahovic, ma se l’anno prossimo dovesse vendere Lautaro, vorrebbe andare proprio su di lui. Si sa, in viale della Liberazione non si naviga nell’oro, ma c’è programmazione e buone idee. L’anima italiana dell’Inter, ad oggi, è l’unica garanzia di continuità ed è per questo motivo che i tifosi si sono schierati al loro fianco.