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    Zhang non vuole vendere l'Inter: c'è da preoccuparsi. Aspetta il nuovo stadio, ma il rischio di altre cessioni è alto

    Zhang non vuole vendere l'Inter: c'è da preoccuparsi. Aspetta il nuovo stadio, ma il rischio di altre cessioni è alto

    • Stefano Agresti
      Stefano Agresti
    Qualcuno l’ha presa come una rassicurazione: Zhang tranquillizza i tifosi, non intende vendere l’Inter. A noi sembra quasi una minaccia; di sicuro è una fonte di preoccupazione per chiunque abbia a cuore le sorti del club nerazzurro. Il motivo? Questo proprietario non ha la possibilità di mantenere la società a livelli altissimi, a meno che non accada qualcosa che al momento è assolutamente imprevista e imprevedibile. Ad esempio una nuova spinta da parte del governo cinese agli investimenti all’estero e nel calcio (ma anche in questo caso si dovrebbe comprendere se la famiglia ha ancora la solidità necessaria dopo le ultime dismissioni). 

    In assenza di capitale fresco, che Zhang non può immettere, l’Inter viene gestita in autofinanziamento. Un percorso che sarebbe anche virtuoso, se non riguardasse un club ormai troppo impegnato a livello economico per poterlo attuare senza rinunce importanti. Lo dimostra quanto accaduto nell’ultimo mercato: per autofinanziarsi l’Inter ha dovuto cedere i due calciatori migliori, incassando 180 milioni e reinvestendone appena una quarantina, oltre a beneficiare di una parte del prestito di Oaktree (70 milioni) e a rivalutare il marchio e la libreria storica per 212 milioni (sono passati in un anno da 193 a 405). Queste difficoltà non sono dovute solo agli effetti della pandemia, come qualcuno prova a far credere, ma dipendono in gran parte dalla gestione ambiziosa - diciamo così - del passato. Cosa c’è nel futuro dell’Inter, dunque? Prevedere altre cessioni eccellenti nel mercato del prossimo giugno non è affatto una follia, tutt’altro. Né può ingannare il contratto appena rinnovato da Lautaro Martinez a cifre elevate: niente impedisce di cederlo comunque di fronte a un’offerta che permetta al club e al giocatore di incassare tanto denaro. E comunque di giocatori appetibili dai ricchi club inglesi e dal PSG ce ne sono altri. 

    La sicurezza quasi arrogante con cui il giovane Zhang ha negato qualsiasi possibilità di cessione dell’Inter è il chiaro segnale che la linea dei proprietari è quella di non mollare. Più che il legame affettivo con il club, sbandierato dalla Cina, a determinare questa loro scelta è la prospettiva di avere la certezza di poter costruire il nuovo stadio. A quel punto l’Inter varrà molto di più e sarà nelle condizioni di essere ceduta a un prezzo notevolmente superiore rispetto a oggi. C’è solo da chiedersi con quali calciatori i nerazzurri debutteranno nel San Siro del futuro.

    @steagresti
     

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