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    Zhang Jr.: 'Chi non serve lascerà l'Inter. Top player? Compreremo ancora, ma...'

    Zhang Jr.: 'Chi non serve lascerà l'Inter. Top player? Compreremo ancora, ma...'

    Suning è pronta a far grande l'Inter. Il club nerazzurro chiuderà oggi il colpo Matias Vecino dalla Fiorentina ed è pronta a continuare una campagna acquisti che, almeno per ora, non è riuscita a far sognare i tifosi nerazzurri. Steven Zhang, figlio di Zhang Jindong patron dell'azienda cinese proprietaria del club e costantemente al seguito della squadra, ha parlato ai taccuini della Gazzetta dello Sport della tournèe nerazzurra in Asia, delle mosse future aziendali, provando a tranquillizzare i tifosi sugli investimenti che Suning farà presto per l'Inter.


    Steven Zhang, che bilancio fa della tournée tra Cina e Singapore?
    "Avere la squadra in Asia è una opportunità unica perché sappiamo che l’Inter come squadra e come brand non ha tifosi soltanto in Italia ma anche in ogni parte del mondo. Naturalmente il cuore del tifo è a Milano, ma queste partite ci hanno permesso di incontrare i nostri fan che vivono più lontano. Bastava vedere la loro gioia in qualsiasi situazione. Ovviamente questo non puoi farlo durante il campionato, ora abbiamo potuto incontrare grandi club come Bayern e Chelsea in una splendida cornice".

    Contento pure dei risultati sportivi?
    "Anche per la squadra è stata un’ottima esperienza. Ovviamente sarebbe stato meglio se il clima fosse stato più fresco, perché la cosa importante è anche fare una buona preparazione in vista dell’inizio della stagione ufficiale".

    Quale importanza possono avere le vittorie contro Lione, Bayern e Chelsea?
    "Più del risultato, la cosa più importante di queste gare della ICC in giro per il mondo è che i giocatori abbiano la possibilità di mettersi in mostra e che l’allenatore possa conoscerli meglio. Conta prepararsi al meglio per il campionato, poi i risultati dimostrano che nell’ultimo mese tecnico, squadra e dirigenti si sono impegnati duramente per migliorare la situazione. Ho visto come Spalletti abbia lavorato ogni giorno fino alle 3 di notte con il suo staff e parlando con me e Ausilio. Ovviamente questo sforzo poi si è visto in campo, le vittorie sono la conferma che se lavori tanto e bene, poi i frutti arrivano".

    È contento di Spalletti, si sta rivelando la scelta giusta?
    "Passando tanto tempo con lui e ascoltando ciò che dicono le persone dentro e fuori dal club ho capito che lui è un grande professionista, che investe tanto tempo su ogni aspetto del gioco, totalmente concentrato sul lavoro. Ciò che importa non è se io sono contento, ma che lui è l’allenatore dell’Inter e che dal primo all’ultimo giorno lo supporteremo in ogni momento e per qualsiasi cosa. Lui davvero merita questo supporto e credo che ogni componente della società l’abbia capito. Desidero che ogni giorno possa sentire che gli siamo vicini. Soprattutto quando inizierà la stagione ufficiale".

    Anche la squadra sembra dargli il giusto supporto.
    "Non posso parlare a nome dei giocatori perché non mi sono confrontato con ognuno di loro, ma per quello che vedo tutti lo rispettano, capiscono la sua leadership. È un grandissimo allenatore".

    Malgrado gli ottimi risultati ottenuti in Cina e a Singapore, i tifosi si aspettano qualche acquisto importante. Li accontenterete?
    "Avete ragione. A prescindere dai risultati della tournée, vogliamo migliorare la nostra squadra. Le persone che non rientrano nel nostro progetto, è meglio che lascino il club. Chi invece ci crede davvero è il benvenuto. Questo non significa che non continueremo a cercare le soluzioni giuste. A proposito dei grandi nomi, capisco le pressioni del mercato e quanto successo nei mesi scorsi ma non conta quanto spendiamo e il nome roboante bensì quanto i nostri dirigenti sportivi e il nostro allenatore trovino il giusto profilo e che poi si riesca a prenderlo. Acquistare grandi nomi non vuol dire per forza che si comprano gli elementi adatti per l’Inter. Il grande nome è quello funzionale al progetto tattico e umano. Chi abbiamo preso finora si è inserito perfettamente nel gruppo, è felice di fare parte dell’Inter. A prescindere dal nome. Non importa chi sei, quando vieni all’Inter il tuo cuore, il tuo sangue e la tua pelle devono essere nerazzurri. E quando scendiamo in campo, sulle spalle non hai solo il tuo nome ma la storia dell’Inter".

    Cosa ci può dire del mercato in entrata e della situazione legata a Perisic?
    "Ovviamente rinforzeremo ulteriormente la squadra, manca ancora un mese alla chiusura del mercato. Per i nomi e le questioni tecniche è giusto che chiediate a Spalletti, Ausilio e Sabatini. Di sicuro il mercato dell’Inter non è finito qui".


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