Zhang, è ora di vendere l'Inter: Investcorp arriva provvidenziale
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Giancarlo Padovan
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Approvare il bilancio con un rosso di soli 85 milioni di euro, grazie agli "imbellettamenti" tecnici non basta più, come è del tutto evidente che l'Inter oggi viva con gli incassi degli abbonamenti e delle partite, oltre che con i contributi degli sponsor. Nulla di anomalo, per carità, ma quanto basta per sancire che l'éra di Zhang è finita. Già essere indebitati per quattrocento milioni (tanti saranno a giugno) con Oaktree, significa essersi consegnati mani e piedi al fondo. Se a questo si aggiunge che Zhang di soldi non ne mette e vorrebbe rinegoziare con Oaktree (ma su quali basi?) si ha il quadro completo di quanto critica sia la situazione del club.
Investcorp arriva provvidenziale. Di fronte alla richiesta, ormai conosciuta da tutti, di un miliardo e duecento milioni per l'acquisto dell'Inter, non solo non si sarebbe spaventata, ma ha avviato l'attività per raccogliere capitali, come di solito fa un fondo.
Premesso che niente e nessuno - neppure la ragionevolezza - può indurre Zhang alla vendita, il consiglio per non finire in rovina, è quello di farsi qualche conto, di rientrare, almeno in parte, del patrimonio versato e di lasciare che l'Inter si misuri con una proprietà più consona alla sua storia. Non si tratta di chiedere che vengano spesi milioni per gli acquisti, ma che si esca da questo equivoco stato di sopravvivenza.
