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La Juve batte anche lo Zenit e resta prima a punteggio pieno. Allegri non si smentisce, quarto 1-0 di fila
Ad inizio gara, infatti, a farla da padrona è stata la prudenza con una gara che si sviluppa praticamente soltanto a centrocampo e con le rispettive difese che hanno anche facilmente la meglio sugli attacchi avversari. È così che il primo brivido arriva quasi per caso, su una palla persa con uno scivolone di Bernardeschi che innesca Claudinho che è bravo a calciare di prima trovando però un non perfetto ma efficace Szczesny. La Juventus prova ad affidarsi al suo uomo Champions, Chiesa, che però spesso si ingabbia al limite fra i centrali russi che lo costringono a calciare da lontano senza trovare però lo specchio. E se da un lato è ancora l'ex viola a rendersi pericoloso calciando a lato alla destra di Kritsyuk in chiusura di frazione è di nuovo Szczesny a dire no agilmente al colpo di testa di Chistyakov.
Nella ripresa il copione non cambia e solo da piccoli errori individuali arrivano poi le occasioni più importanti. Da un lato McKennie taglia in verticale e in area spara addosso a Kritsyuk, mentre dall'altra è ancora uno scatenato Claudinho che prima si fa murare da Bonucci e poi sfiora il palo lontano con un tiro a giro che avrebbe battuto Szczesny, ma termina a lato. I cambi di Allegri che mette dentro prima Cuadrado, Arthur e Kulusevski, poi Kean e Ramsey non producono grossi scossoni, mentre è l'uscita di Malcom a scuotere lo Zenit che arretra il proprio baricentro provando a gestire il pari fino alla fine.
È questa la svolta della gara perché la Juve in pieno stile Allegri, in difesa non subisce quasi più nulla e alzando lentamente il proprio raggio d'azione trova il gol, ancora su assist di un sempre diligente De Sciglio (e che oggi più che mai sembra trovarsi più a suo agio a sinistra che non a destra), che trova la testa di un liberissimo Kulusevski a centro area per il gol vittoria. Non succede più nulla fino alla fine con la Juventus che porta a casa la terza vittoria su tre in Champions League e continua a dominare il proprio girone tenendo a distanza il Chelsea, ma cementando al tempo stesso le proprie chance di qualificazione agli ottavi di finale.
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