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    Zenga: 'Sto con Sarri contro DeLa, a Donnarumma auguro il Pallone d'Oro, la Juve non faccia sconti a Bonucci'

    Zenga: 'Sto con Sarri contro DeLa, a Donnarumma auguro il Pallone d'Oro, la Juve non faccia sconti a Bonucci'

    Walter Zenga parla a Premium Sport: “Pioli sta facendo bene e sono fiducioso in ottica Europa, ma dico anche che fare peggio era difficile, perché l’organico dei nerazzurri è davvero di grande livello. Quando le prestazioni sono positive, però, significa che lavori bene e Pioli lo sta facendo. Icardi? L’Inter non dipende da lui, ma non dimentichiamo che quando c’è lui in area di rigore, ogni due occasioni fa un gol. La sua assenza nella nazionale argentina? Ogni allenatore ha le sue fisse e comunque in quella squadra ci sono Higuain, Dybala, Messi, Aguero… non è facile. Candreva? È un’ala vera: ha la grande qualità di riuscire a crossare in quasi ogni situazione, mentre Perisic ha più fiuto nel gol e grande facilità nel saltare l’uomo: io non farei a meno di entrambi. Gabigol? Si parla sempre di lui come se fosse Maradona: ma secondo voi, se questo ragazzo avesse grandissime doti, Pioli non lo farebbe giocare? Probabilmente si porta dietro il fardello della cifra spesa per portarlo qui e della presentazione in stile Ronaldo. Gagliardini? È il giocatore che mancava al centrocampo dell’Inter, uno di quelli che io vorrei sempre nella mia squadra. Conte? Mi sta stupendo, perché sta facendo cose straordinarie: per me ha già vinto la Premier. Baggio? È il calcio, ha giocato in tantissime squadre e tutti sono innamorati di lui: di quanti altri giocatori possiamo dirlo? La sua forza è sempre stata la serenità: la sua e quella che trasmetteva agli altri. L’ho sentito un po’ di tempo fa ed era deluso dalla situazione che si era creata con la Federazione: ha deciso di uscire perché non riusciva a lavorare con i suoi principi. La polemica Sarri-De Laurentiis? Sto dalla parte di Sarri, ovviamente. In Italia abbiamo la brutta abitudine a cercare delle scuse tutte le volte che perdiamo, quando basterebbe ammettere che gli avversari hanno semplicemente giocato meglio. Il Real Madrid al Bernabeu ha giocato meglio e basta: ora c’è la partita di ritorno e Sarri troverà le giuste contromisure, almeno lo speriamo. Anche il fatto di portare Maradona nello spogliatoio prima della partita: è vero che Diego porti motivazioni, ma forse l’avrei fatto parlare il giorno prima. Inter e Milan in mani cinesi? È il mondo di oggi, succede da anni anche in Inghilterra: in questo momento i soldi arrivano da quella parte del mondo e nel calcio attuale bisogna saper cogliere i business. Romanticamente dispiace, ma è il ciclo della vita. Balotelli? Il carattere non si cambia, ma si può gestire. Non penso che, per quanto riguarda la Nazionale, sia finito: lì davanti non vedo tanti giocatori più forti di lui, quindi penso possa avere delle possibilità. La lite tra Bonucci e Allegri? Sono cosa che succedono sempre: fa scena, in questo caso, perché è Bonucci. Gli sono partiti i due minuti, ma va bene e comunque sono d’accordo con quello che ha detto Max. Ora devono essere bravi la società e l’allenatore a non fare differenze nelle sanzioni che commineranno a un giocatore dello spessore di Bonucci: le regole devono essere valide per tutti, altrimenti nello spogliatoio si creano spaccature. Porto-Juventus? Il Porto è una squadra solida, che non perde da molto in Champions, ma è solida anche la Juventus: non è una partita semplice perché i bianconeri hanno tutto da perdere. Donnarumma? Mi piacerebbe che riuscisse a vincere il Pallone d’Oro, perché spesso dei portieri si ricordano di più gli errori delle parate. A esempio, nel 2006, io facevo il tifo per Buffon. Come si fa a criticare Donnarumma? Io a 17 anni ero in Primavera, lui gioca in pianta stabile in Serie A e ha ancora margini di miglioramento pazzeschi: ha qualche difetto, ma se vogliamo cercare il pelo nell’uovo.”

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