Zenga: 'Samp? Pensavano di arrivare in Europa con Montella, rischiarono la B. Il mio errore? Lasciare Catania...'
Walter Zenga, allenatore del Cagliari, parla in diretta Instagram con Lele Adani, andando a toccare quelle che sono state le tappe della sua carriera da allenatore: “Io ho fatto un errore che mi è costato un po' la carriera. A Catania, a 8 gare dalla fine mi salvai, e l'anno dopo, quando ne mancavano 7, ero già salvo, ci siamo messi a ragionare sul futuro: non ero d'accordo con le nuove direttive, e decisi di andare via. Mi cercavano Torino e Lazio, ma non se ne fece di nulla: sarei dovuto rimanere in rossazzurro, fare un altro anno di spessore e poi semmai andare via. Le scelte sbagliate a inizio carriera si pagano. Andai poi a Palermo da Zamparini, avevamo pure il problema di sostituire Liverani e Simplicio, che venne rimpiazzato da Pastore, investimento importantissimo da parte della società e quindi quasi sempre in campo, non si possono azzerare gli investimenti: lui si sa, ogni dieci giornate cambiava. Andai poi alla Samp, eravamo noni, ma perdemmo e mi fecero fuori: dicevano che con Montella, e non ce l'ho con lui, sarebbero andati in Champions. Rischiarono di retrocedere, e mi spezzarono il lavoro. A Crotone poi sono retrocesso, ed è stata una botta mentale ed emotiva forte: ero sfinito dentro, svuotato, non avrei più potuto dar loro quello che volevano da me. Ero molto legato ai tifosi, si era creato davvero un rapporto molto speciale. Guardandomi dietro raccatto tutto quello che ho fatto, compreso l'allenatore-giocatore, davanti vedo un allenatore che non ha il peso degli anni, ma l'ambizione continua di aggiornarsi per restare al passo coi tempi. L'età è un numero, la testa ti fa fare tutto: sono cambiato molto in questi 10 anni di carriera. E Cagliari è una base straordinaria per confermarmi, no un trampolino di lancio”.