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    Zenga: 'Inter? Non ci ho sperato. Come faccio a stare bene se Di Francesco va al Verona e si parla solo di Giampaolo?'

    Zenga: 'Inter? Non ci ho sperato. Come faccio a stare bene se Di Francesco va al Verona e si parla solo di Giampaolo?'

    Nella lunga intervista concessa a LiberoWalter Zenga, ha parlato anche del suo presente e futuro con una forte punta di amarezza. Non per un ritorno all'Inter a cui questa volta non ambiva, ma perché di chance non ne ha avute.

    LA FUGA DI CONTE - Tutti vorrebbero vincere dominando, ma la grande capacità di un tecnico è capire che tipo di materiale ha a disposizione e farlo rendere al massimo. Pensa a Conte... Fino all'eliminazione dalla Champions, la sua Inter, giocava un calcio che c'entrava poco con i suoi interpreti, poi ha cambiato e l'Inter ha vinto in carrozza. Lui è un professionista ed è libero di prendere le decisioni che ritiene più opportune. Può fare due cose: decidere di levarsi di torno o affrontare i problemi. Io non ho mai evitato i problemi e, ti dirò, me la sono sempre presa in quel posto. Se non scendi dalla barca poi ne paghi le conseguenze".

    LA CHIAMATA DELL'INTER? - ""Pronto, Walter, sono Marotta...". No, questa volta non ci ho sperato... E riuscito a tornare anche il "mio" Cordaz (lo allenava a Crotone ndr), ma io no! E comunque Simone Inzaghi è un'ottima scelta"

    AMAREZZA - "Perché sto male? Come faccio a stare bene quando vedo che il Verona prende Di Francesco, che Giampaolo è sulla bocca di tutti, che la Gazzetta nomina Stankovic come miglior italiano all’estero o cita Bergoli e Mangia come grandi ex allenatori in Romania. E io? Sto per prendere una decisione importante: faccio il mister da vent’anni, da uno sono fermo. Il Crotone mi ha contattato ma mi proponeva un contratto di soli tre mesi, io ero pronto ad affrontare anche la Serie B. Ho bisogno di capire se c’è ancora qualcuno che crede in me".

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