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    Zenga: 'Handanovic? Gli auguro di battere il mio record di clean sheet in Europa...'

    Zenga: 'Handanovic? Gli auguro di battere il mio record di clean sheet in Europa...'

    Walter Zenga, ex portiere dell'Inter, parla di Samir Handanovic, che è a 9 presenze in Serie A dall'Uomo Ragno. Queste le sue parole a la Gazzetta dello Sport: "I record sono fatti per essere battuti e se sarà Samir a farlo sarò contento. Giocare così tante gare all'Inter significa avere una costanza di rendimento eccezionale. Semmai gli auguro di battere il mio record di clean sheet in Europa: 35 partite". 

    LA SUA INTER - "Analogie con la mia Inter? No, il calcio è cambiato e non si possono paragonare due epoche così lontane.  Lì si giocava per i due punti, finivi la partita e avevi i giornalisti fuori dalla porta dello spogliatoio. Oggi è tutto più ovattato e lontano dalla realtà. E bisogna fare i conti con i social che influiscono in maniera pazzesca. Non era meglio prima e peggio adesso o viceversa, semplicemente era tutto molto diverso. Oggi se vuoi lavorare nel calcio devi adattarti e aggiornarti alle tecnologie moderne". 

    SUL TRAP - "Il Trap è stato un maestro per tanti di noi. Io ho avuto la fortuna di lavorare con lui, Bagnoli, Eriksson, Vicini. E Zoff è stato il mio allenatore dei portieri al Mondiale dell’86. Personaggi di questo spessore ti lasciano sempre qualcosa". 

    SUL MILAN - "Se me lo aspettavo così competitivo. Sì, lo scorso anno ero a Cagliari e ho visto da vicino il loro cammino post lockdown: i giovani sono cresciuti senza la pressione del pubblico. E sono cresciuti dietro al totem Ibra e sotto la mano sapiente di Pioli, facendo un percorso davvero straordinario. Poi è normale avere degli alti e bassi". 

    SU PIRLO - "A me Pirlo piace. Quando sento dire “ma non ha mai allenato” o “ma è stato giusto dargli subito la Juve” penso che la domanda vera è opposta: “Perché no?”. Chiaro, ha fatto i suoi errori e continuerà a farli come è naturale. Li fanno tutti, persino Mourinho. Andrea ha una sua idea, ha dovuto gestire una situazione complicata dopo 9 scudetti vinti di fila e ha dovuto inserire dei giovani da far crescere. Poi capisco che agli occhi dei tifosi sembra non abbia fatto nulla perché è uscito dalla Champions ed è terzo in campionato, staccato dalla vetta". 

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